L'italiano Roberto Carlin sarà il coordinatore di un esperimento del CERN
In ambito di fisica delle particelle l'acceleratore LHC (Large Hadron Collider) è lo strumento più potente di cui disponiamo e si trova in un tunnel sotterraneo circolare di 27 km nei pressi di Ginevra. L'italiano Roberto Carlin è stato scelto come coordinatore dell'esperimento CMS per due anni, un ruolo decisamente importante nella fisica delle particelle.
I quattro esperimenti più importanti dell'acceleratore LHC sono ATLAS, CMS, ALICE e LHCb: Roberto Carlin, ricercatore all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e professore all’Università di Padova, dovrà coordinare CMS (Compact Muon Solenoid), quello che insieme ad ATLAS ha permesso la scoperta del famoso bosone di Higgs. Per capire cosa stanno facendo presso il CERN di Ginevra vi rimandiamo al nostro speciale dedicato all'argomento.
Così Roberto Carlin ha commentato la sua nomina: "È un onore essere scelto a coordinare una collaborazione così grande e importante, con tremila scienziati provenienti da ogni parte del mondo e ritengo che la mia elezione sia una conferma dell’eccellenza della fisica italiana, che nella collaborazione ha un ruolo determinante”.
“Il nostro esperimento si trova ora di fronte a notevoli sfide, dovendo contemporaneamente acquisire l’enorme mole di dati fornita dalle eccellenti prestazioni dell’acceleratore LHC del CERN, analizzarli a fondo, e iniziare un progetto molto ambizioso di upgrade che è nelle fasi conclusive di approvazione”.
“Dopo più di dieci anni di lavoro a CMS, posso dire che conosco bene le straordinarie capacità della nostra collaborazione, e non ho dubbi che il coinvolgimento di tutte le persone da ogni istituto e paese ci consentirà di portare a termine con successo i nostri progetti”..
Con questa nomina gli scienziati italiani si sono aggiudicati ben 3 esperimenti sui 4 più importanti: Federico Antinori è già alla guida di ALICE e Giovanni Passaleva invece dirige LHCb, senza dimenticare che la direttrice generale di tutto il CERN è Fabiola Giannotti.
Ricordiamo inoltre gli ottimi risultati del 2017 in termine di collisioni di particelle grazie all'acceleratore LHC, per il quale sono previsti degli upgrade negli anni a venire.
FONTE: ASI
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