L'università del Michigan ha perso un coniglio geneticamente modificato

L'università del Michigan ha perso un coniglio geneticamente modificato
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I laboratori di ricerca dell'Università del Michigan hanno un serissimo problema con le loro cavie. Ne muoiono un sacco, e sono pure riusciti a perdere un coniglio geneticamente modificato.

Una non-profit animalista, di quelle molto poco clementi contro l'utilizzo degli animali per la ricerca medica, ha richiesto a diversi atenei americani di comunciare i dati relativi alle condizioni delle cavie. Il Freedom of Information Act impone agli enti governativi e ad alcune organizzazioni circoscritte, come le università e i progetti di ricerca finanziati anche con soldi pubblici, di rilasciare su richiesta una vasta lista di informazioni.

Lo scorso agosto una campagna crowdfunding voleva usare il FOIA per ottenere accesso ad oltre 4mila dossier dei servizi segreti.

I documenti che l'Università del Michigan ha dovuto pubblicare fanno emergere una condizione quantomeno singolare, se non proprio problematica: in un solo semestre del 2018 i laboratori dell'ateneo hanno sterminato 11mila pesci zebra, ucciso 53 cavie da laboratorio per disidratazione e fatto sviluppare il cancro ad altre nove —per errore, non in seguito ad una ricerca come nel caso del ratto ammalatosi per via del 3G.

A maggio del 2018 l'università ha invece perso un coniglio geneticamente modificato: "dopo aver cercato a lungo in altre stanze e perfino all'interno dei condotti di ventilazione lo abbiamo dovuto dare per scomparso", si legge in una lettera. Non è comunque stato comunicato il tipo di mutazione del coniglio, né l'esperimento in cui era stato coinvolto.