La blockchain per certificare il Made in Italy, l'idea del MISE

La blockchain per certificare il Made in Italy, l'idea del MISE
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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato tramite il proprio sito web un nuovo progetto attraverso cui mira ad utilizzare la blockchain per proteggere il Made in Italy da eventuali contraffazioni. Il tutto rientra in un progetto che ha preso il via il 13 Marzo con un workshop tenuto al MISE.

Il progetto pilota, che è stato affidato ad IBM, include uno studio di fattibilità che porterà alla costituzione di un modello di base per i settori di riferimento del Made in Italy.

L'obiettivo finale è di identificare tutti i vantaggi portati dalla tecnologia blockchain, su cui si basa la criptovaluta Bitcoin e che sta registrando un utilizzo sempre maggiore in vari ambiti, per la filiera. Ad esempio, il MISE sottolinea che potrebbe essere utilizzato per certificare la loro provenienza, contrastare la contraffazione e garantire la sostenibilità sociale ed ambientale.

Nel comunicato si legge che il progetto pilota "prevede una fase di esplorazione e design thinking per l’individuazione, insieme alle imprese, di casi specifici per analizzare alcuni processi produttivi ai quali applicare la Blockchain", e successivamente sarà realizzato uno studio di riepilogo delle condizioni di fattibilità per le filiere.

Il sottosegretario Cioffi ha affermato che "la tracciabilità di questa filiera, mediante l’utilizzo della tecnologia Blockchain, può davvero contribuire a tutelare il prodotto Made in Italy, certificandone l’effettiva realizzazione in Italia. Ciò concorre ad accrescere la fiducia del consumatore, creando inoltre condizioni di trasparenza, di garanzia per l’occupazione e di tutela ambientale”.