Ecco la chiave del sonno criogenico per i viaggi nello spazio a lunga durata

Ecco la chiave del sonno criogenico per i viaggi nello spazio a lunga durata
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In vista delle future missioni spaziali a lunga durata, come l'intenzione dell'umanità di tornare permanentemente sulla Luna o su Marte, c'è bisogno di trovare un metodo che riesca a mantenere gli astronauti in salute nello spazio, soprattutto durante il viaggio. La soluzione? La fantascienza ce l'ha data anni fa: l'ibernazione.

Sappiamo che il volo spaziale porta alla perdita di densità muscolare e ossea. Senza contare le alterazioni del sistema immunitario, i problemi con la vista e il continuo bombardamento con pericolose radiazioni cosmiche. L'animazione sospesa e la biostasi potrebbe rallentare notevolmente - o addirittura interrompere - l'attività metabolica.

Come facciamo senza conseguenze? Gli esseri umani dovrebbero osservare chi fa questa cosa da millenni: la natura. Gli animali che trascorrono l'inverno in stati di animazione sospesa non subiscono una significativa perdita di muscoli e ossa. Infatti, l'uso della biostasi è già stato proposto per il trasporto di un gran numero di viaggiatori per Marte.

Per studiare questa capacità al meglio dovremmo osservare i lemuri, primati che possono entrare in uno stato di ibernazione quando le risorse sono scarse e le temperature diventano fredde, e lo fanno senza abbassare seriamente la loro temperatura corporea. Tutto questo grazie a dei brevi frammenti di RNA - chiamati MicroRNA - che agiscono come silenziatori genici molecolari.

Adesso, gli esperti di tutto il mondo stanno studiando questa incredibile proprietà di questi primati, così da carpire ogni segreto.