La Cina non si ferma: vuole tornare sulla Luna quest'anno e andare su Marte nel 2020

La Cina non si ferma: vuole tornare sulla Luna quest'anno e andare su Marte nel 2020
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Qualche giorno fa, l'Agenzia Spaziale cinese ha fatto molto parlare di sé per via della prima pianta germogliata sulla Luna, che purtroppo è morta nel giro di relativamente poche ore. Questo ha tuttavia riacceso l'interesse dell'opinione pubblica in merito alle attività spaziali della Cina, che ha già annunciato le sue prossime missioni.

In particolare, stando anche a quanto riportato dai colleghi del Business Insider, la China National Space Administration ha dichiarato che la missione del rover Chang'e 4 è al momento un successo e di voler dunque continuare su questa strada, ovviamente con obiettivi sempre più ambiziosi. Innanzitutto, come riportato anche dal The Washington Post, è in programma un'altra missione sulla Luna che dovrebbe avvenire già quest'anno (forse da dicembre 2019). Questa comprenderà il lancio di Chang'e 5, un lander che sarà incaricato di raccogliere campioni dal lato più vicino della Luna e farli ritornare a Terra. Per ulteriori informazioni, vi consigliamo di vedere questo video, che mostra anche una simulazione di ciò che dovrebbe accadere. Il futuro invio di un equipaggio umano sulla Luna è ancora in fase di discussione.

La Cina sta inoltre costruendo la propria stazione spaziale, in modo simile alla ISS, ma solamente di sua proprietà. Quest'ultima, denominata Tiangong 3 o Heavenly Palace, dovrebbe essere lanciata nel 2022. Ricordiamo che la prima stazione spaziale cinese, Tiangong 1, lanciata nel 2011, non ha fatto una bella fine, precipitando nell'Oceano Pacifico nell'aprile del 2018. Tiangong 2, invece, è stata lanciata nel settembre del 2016, sta tornando a Terra e dovrebbe essere distrutta a metà di quest'anno, dopo una discesa controllata. Nonostante i precedenti, questa volta le previsioni sembrano essere molto più rosee e la tecnologia ha fatto passi da gigante.

Passando alla missione su Marte, denominata Mars Global Remote Sensing Orbiter and Small Rover (HX-1), quest'ultima dovrebbe prevedere il lancio di un lander, di un orbiter e di un rover a metà 2020, mentre l'atterraggio sul Pianeta Rosso è previsto per l'inizio del 2021. La sonda ci fornirà interessanti informazioni relative alle temperature, alle condizioni atmosferiche e molto altro. In questo modo, la Cina otterrà i primi riscontri utili per cercare di recuperare campioni di suolo e roccia, cosa che vuole fare entro il 2030. "Il lander si separerà dall'orbiter alla fine di un viaggio di circa sette mesi e atterrerà in una zona di bassa latitudine nell'emisfero nord di Marte, dove il rover esplorerà la superficie", ha dichiarato un portavoce dell'agenzia di stampa statale Xinhua.

L'obiettivo finale è molto chiaro: far diventare Marte "un futuro insediamento robotico o umano". Nel frattempo, è in corso l'allestimento di un "villaggio di simulazione per Marte" cinese, dal costo di 400 milioni di yuan, nel deserto del Gobi. In Cina ci sono invece già da tempo dei simulatori che consentono agli astronauti di vivere per circa 200 giorni in un ambiente ostile quanto la Luna o Marte.

Insomma, la Cina sembra proprio fare sul serio e non vediamo l'ora di vedere cosa sarà in grado di fare in ambito spaziale.

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