La Commissione Europea presenta le nuove Carte d'Identità. Obiettivo sicurezza

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La Commissione Europea ha presentato di recente il nuovo pacchetto di misure per privare i terroristi e criminali dei mezzi e dello spazio per agire all'interno del Vecchio Continente, e se le maggior parte di queste si concentrano solo sui finanziamenti alle attività illecite, ci sono delle norme riguardanti le nuove Carte d'Identità.

In Italia già da tempo è attiva la nuova Carta d'Identità Elettronica, il cui funzionamento come vi abbiamo più volte raccontato non è certo passato alla storia per essere preciso ed impeccabile, ma è nota anche per non essere disponibile in tutti i Comuni della nostra nazione, sebbene il rollout sia in corso.

La Commissione Europea, a tal proposito, ha proposto un miglioramento degli elementi di sicurezza delle Carte d'Identità dei cittadini dell'UE e delle carte di soggiorno per i cittadini di paesi esteri.

Per tanto, considerato che allo stato attuale circa 80 milioni di cittadini europei sono attualmente in possesso di Carte d'Identità che non includono alcun tipo di lettura automatizzata e sono prive di identificatori biometrici, le proposte per limitare l'uso di documenti falsi sono le seguenti:

  • stabilendo norme comuni di sicurezza valide in tutta l'UE in linea con le norme minime di sicurezza dell'ICAO;
  • rendendo obbligatori i dati biometrici per i paesi che rilasciano carte d'identità: le carte d'identità dei cittadini dell'UE (di età superiore a 12 anni) e le carte di soggiorno dei loro familiari che sono cittadini di paesi terzi comprenderanno d'ora in poi dati biometrici, ossia impronte digitali e immagini del volto, che saranno conservati in un chip inserito nel documento; al contempo saranno rafforzate le salvaguardie relative alle persone autorizzate ad accedere ai dati biometrici;
  • avviando un processo ambizioso di eliminazione progressiva: le nuove norme prevedono un'eliminazione relativamente rapida ma graduale delle carte non conformi, alla data di scadenza o almeno entro cinque anni, e delle carte meno sicure (quelle che non si prestano alla lettura automatizzata) entro due anni.

La Comunità Europea precisa anche che "il regolamento proposto non introduce carte d'identità obbligatorie in tutta l'UE, ma aggiorna gli elementi di sicurezza di quelle esistenti, lasciando interamente ai singoli Stati membri il compito di disciplinare altri elementi relativi agli aspetti formali delle carte d'identità nazionali. Introducendo queste disposizioni rafforzate, la proposta segue un approccio simile a quello già adottato dall'UE per gli elementi di sicurezza dei passaporti".