La NASA è pronta a lanciare ICON, per osservare la ionosfera

La NASA è pronta a lanciare ICON, per osservare la ionosfera
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Tra poco più di una settimana la NASA lancerà il Ionospheric Connection Explorer, o ICON, per studiare le dinamiche all'interno della ionosfera. Aiuterà gli scienziati a capire il rapporto con ha con le condizioni "prossime allo spazio" e quelle terrestri, un mix che può influenzare le comunicazioni, i satelliti e gli astronauti.

Sul sito della NASA è comparso un countdown che porta al 25 ottobre 2018, giorno in cui partirà la missione. Per l'occasione la NASA ha fornito una serie di curiosità legate ad ICON.

ICON orbiterà intorno alla Terra in poco più di un'ora e mezza, (avrà un periodo orbitale di 97 minuti) effettuando dunque quasi 15 orbite al giorno. La sua orbita è inclinata di 27 gradi, quindi nel tempo le sue misure copriranno completamente le zone di interesse, quelle vicino all'equatore.

Questo osservatore trasporta quattro strumenti diversi per studiare il "confine" terrestre con lo spazio. La sua strumentazione ultravioletta è capace di scattare otto istantanee al secondo per evitare di offuscare le immagini e cattura così molti più dettagli. Tuttavia le antenne in uso su ICON consentono di inviare solo 5 immagini al minuto, quindi lo strumento utilizza una tecnica di deblurring chiamata "time-delay integration" per combinare più immagini in un'unico scatto.
ICON pesa circa quanto il distributore automatico. L'osservatorio pesa 287,5 chilogrammi.

Il tutto è alimentato tramite energia solare: il suo unico pannello solare che misura circa 2 metri di lunghezza e 1 metro di larghezza, produrrà tutta l'energia energia necessaria alla strumentazione, che in piena operatività assorbe circa 209-265 Watt di potenza. Di che strumentazione si sta parlando?

  • 2 MIGHTI (Interferometro di Michelson per l'imaging ad alta risoluzione): realizzato dal Naval Research Laboratory di Washington, DC, per analizzare la temperatura dell'atmosfera neutra. Ci sono due strumenti MIGHTI identici a bordo di ICON.

  • 2 IVM (Ion Velocity Meter): costruito dall'Università del Texas a Dallas per misurare la velocità delle particelle cariche, in risposta alla spinta dei venti ad alta quota e dei campi elettrici che generano.

  • EUV (Extreme Ultra-Violet instrument): Costruito dall'Università della California a Berkeley per catturare immagini di ossigeno riscaldato nell'atmosfera superiore, al fine di misurare l'altezza e la densità della ionosfera durante il giorno.

  • FUV (Far Ultra-Violet instrument): Costruito da UC Berkeley per catturare le immagini dell'alta atmosfera nella gamma di luce ultravioletta.

Orbiterà a circa 580 chilometri sopra la Terra, vicino ai confini della ionosfera, la regione dell'atmosfera caratterizzata da particelle cariche elettricamente. Sarà però in buona compagnia: All'inizio di quest'anno è stata avviata la missione "GOLD" della NASA, abbreviazione di Global-scale Observations of the Limb and Disk, che è partita a bordo di un satellite per le comunicazioni commerciali il 25 gennaio 2018. Adesso è in orbita geostazionaria sul Brasile ed ottiene una visione completa della stessa regione di spazio che ICON studierà, aiutando gli scienziati ad unire tutte le informazioni per ottenere il quadro generale della situazione.