La NASA pronta al ritorno sulla Luna: dal 2019 invierà dei lander

La NASA pronta al ritorno sulla Luna: dal 2019 invierà dei lander
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Nel corso dell'evento di ieri sera, la NASA ha annunciato una collaborazione con nove compagnie aerospaziali statunitensi che porterà all'invio di alcuni lander robotici sulla Luna, nella prima fase di un progetto più ampio che mira a riportare gli umani sul nostro satellite.

Le aziende private selezionate sono Lockheed Martin, Astrobotic, Moon Express, Sistemi Masten Space, Deep Space Systems, Draper, Firefly Aerospace, Intuitive Machines e Orbit Beyond. Molte di queste sono di piccoli dimensioni, e non hanno mai inviato lander nello spazio.

All'appello mancano giganti come SpaceX di Elon Musk e Blue Origin di Jeff Bezos, che avevano mostrato interesse nei confronti del progetto.

Le partnership entrano a far parte nel programma CLA della NASA (Commercial Lunar Payload Services) che è stato costituito di recente dall'agenzia spaziale americana e che mira ad inviare piccoli veicoli spaziali robotici, realizzati da compagnia private, sulla superficie lunare già nel 2019. Tali lander dovranno trasportare almeno 10 chilogrammi di strumenti scientifici, al fine di raccogliere quanti più dati possibili sulla superficie della Luna.

L'obiettivo complessivo dell'intera è conoscere la composizione della sua superficie, come il ghiaccio d'acqua teorizzato da alcuni e che potrebbe essere usato come combustibile per razzi e per altre applicazioni umane. La NASA vuole anche studiare la composizione della Luna per capire il funzionamento del Sistema Solare: il satellite infatti offre un punto di osservazione unico per studiare l'Universo.

In ultima analisi, il programma CLPS è pensato per essere un primo passo che dovrebbe portare ad una presenza sostenibile sulla Luna, come affermato dal presidente Trump in una recente direttiva sulla politica spaziale, pubblicata nel dicembre 2017 in cui aveva ordinato alla NASA di inviare nuovamente degli umani sulla superficie lunare. Da allora l'Agenzia Spaziale ha messo a punto una strategia per portare a termine il progetto, coinvolgendo anche società private.

Nel corso del prossimo decennio la NASA punta a costruire una stazione in orbita intorno alla Luna chiamata Gateway, che farà da avamposto per astronauti ed astronavi che viaggiano verso e dalla superficie lunare. La NASA ha intenzione anche di collaborare con compagnie private per creare una serie di lander lunari, che culmineranno in quelli in grado di trasportare gli umani sulla superficie del nostro satellite. L'obiettivo è che i piccoli lander robotizzati creati attraverso il programma CLPS aiutino allo sviluppo delle tecnologie necessarie per i più grandi lander robotici e euqlli che possono trasportare l'equipaggio.

Nel complesso, si tratta di un progetto da 2,6 miliardi di Dollari in dieci anni, che le società in lizza potranno aggiudicarsi, ma non sono stati stabiliti tempi di consegna.

Le nove compagnie saranno responsabili della ricerca e sviluppo dei propri razzi, ma non è escluso che la NASA possa dare qualche tipo di aiuto con denaro extra rispetto a quello stanziato.