La Papua Nuova Guinea potrebbe bannare e sostituire Facebook con un altro social network

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Il modo in cui Facebook tratta i dati dei suoi utenti preoccupa la Papua Nuova Guinea, che ha deciso di prendere seri provvedimenti nei confronti del social network. Una delle soluzioni pensate dal Governo del paese è quella di bannare l'accesso alla creatura di Mark Zuckerberg per un mese, lasso di tempo nel quale verranno condotti diversi studi.

Stando al Ministro delle Comunicazioni Sam Basil, il mese di ban servirebbe a "ripulire" Facebook da una serie di problemi che affliggono la rete da diverso tempo ed a permettere di studiare come questi ed altri aspetti del social network influiscono sui cittadini: dopo aver fatto piazza pulita di account falsi, fake news e contenuti pornografici, la piattaforma di Zuckerberg tornerebbe di nuovo a disposizione degli utenti dotati di account veri, in grado di usare il social network in modo responsabile.

Secondo l'Australian Broadcasting Corporation questo è solo uno dei provvedimenti che il Governo della Papua Nuova Guinea avrebbe in programma per debellare le problematiche legate a Facebook, e non sarebbe nemmeno il più drastico. Basil ha infatti dichiarato alla stampa che l'ipotesi di bandire totalmente Facebook e sostituirlo con un "nuovo social network" è più che concreta; un duro colpo per gli utenti del social di Zuckerberg, che sempre secondo l'Australian Broadcasting Corporation sarebbero circa 700.000 nel paese.

Nel frattempo Hillary Clinton, l'avversaria politica dell'attuale Presidente Donald Trump, si sarebbe offerta come futuro amministratore delegato di Facebook, al posto dell'attuale CEO Mark Zuckerberg.

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