La Russia chiede ad Apple di rimuovere Telegram dall'App Store entro un mese

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L'eterna offensiva portata avanti dalla Russia ai danni della popolare app di messaggistica Telegram non sembra volersi arrestare, o forse è appena giunta al suo epilogo finale: dopo aver bloccato 50 servizi tra VPN e proxy che permettevano agli utenti di accedere al servizio, ora il paese chiede ad Apple di rimuovere l'applicazione dall'App Store.

Dopo una lunga disputa legale avvenuta tra Telegram e Roskomnadzor, il Servizio federale incaricato di controllare il settore delle comunicazioni, un tribunale russo ha emesso una sentenza definitiva, imponendo il blocco totale dell'app all'interno del paese. Una decisione che ha scatenato subito forti proteste, ma che di fatto non ha impedito completamente agli utenti di usufruire del servizio, dato che l'applicazione è ancora disponibile nella versione russa dell'App Store di Apple.

Per ovviare a questo problema, la soluzione avanzata dal governo russo è molto semplice: intimare all'azienda di Cupertino la rimozione Telegram dall'App Store, ed impedire all'app di mandare notifiche push ai suoi utenti all'interno del paese. Nel comunicato ufficiale con il quale la Russia ha espresso questa richiesta le autorità dichiarano di dare un mese ai vertici di Apple per assecondare la richiesta: allo scadere di questo lasso di tempo verranno prese le opportune contromisure.

Questa notizia segue di pochi giorni la scoperta di un nuovo malware per l'app, in grado di ripristinare la cache e mappare i file del programma già installato; una vulnerabilità che dà accesso agli hacker ai contatti ed alle chat degli utenti.

La Russia chiede ad Apple di rimuovere Telegram dall'App Store entro un mese