La Russia ormai è prossima a vietare l'accesso a Telegram

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A quanto pare quelle che inizialmente sembravano delle semplici minacce, potrebbero diventare a tutti gli effetti realtà. La Russia, secondo quanto riportato dalla BBC, sarebbe prossima a bloccare l'accesso a Telegram, la piattaforma di instant messaging che si è rifiutata di fornire le chiavi di crittografia al regolatore.

Lo stesso regolatore dei media, infatti, ha avviato un procedimento legale per bloccare l'applicazione nel paese.

Lo scorso 20 Marzo, infatti, a Telegram era stata data come scadenza ultima il 4 Aprile per consegnare le chiavi di crittografia, ma la società si è nuovamente rifiutata di soddisfare le richieste del governo, spiegando che il modo attraverso cui è sviluppato il servizio impedisce anche ai gestori di accedere ali messaggi.

"La principale agenzia di sicurezza della Russia, l'FSB, vuole le chiavi in modo che possa leggere i messaggi e prevenire futuri attacchi terroristici nel paese. Nella sua deposizione in tribunale, Roskomnadzor ha dichiarato che l'azione legale era collegata alla richiesta dell'FSB ed alla conformità di Telegram ai suoi requisiti legali come piattaforma d'informazione" si legge nella nota diffusa dalla compagnia.

L'avvocato di Telegram, Pavel Chikov, ha definito il tentativo russo di bloccare l'app "senza fondamento" ed ha affermato che la richiesta del FSB di accedere ai log delle chat degli utenti era "incostituzionale, infondato e non può essere soddisfatta tecnicamente e legalmente".