Laila, l'IA conversazionale made in Italy su cui punta l'Università della Campania

Laila, l'IA conversazionale made in Italy su cui punta l'Università della Campania
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Dopo avervi descritto l'intelligenza artificiale di OpenAI, torniamo a parlare di chatbot avanzati e in particolare di Laila, un ambizioso progetto made in Italy della startup campana Mazer.

Si tratta di una piattaforma per la creazione di agenti conversazionali, che potremmo definire come dei chatbot di seconda generazione. Questi ultimi sono infatti in grado di "empatizzare" con l'utente, utilizzando un linguaggio più simile a quello umano e sfruttando anche GIF animate ed emoticon.

Liberamente ispirato, a detta dei suoi creatori, al film "Her - Lei" di Spike Jonze, in cui l'intelligenza artificiale è in grado di percepire le emozioni degli esseri umani, Laila offre alle aziende la possibilità di realizzare un chatbot avanzato in grado di gestire il customer service e di effettuare del marketing conversazionale.

L'intelligenza artificiale di Laila non agisce quindi in base alle classiche risposte multiple o preimpostate, ma risponde con un registro linguistico proprio a seconda delle esigenze degli utenti. "L'azienda anche in base al settore in cui opera può decidere come personalizzare il registro linguistico. Un linguaggio più colloquiale sarà quindi adatto a realtà che operano con giovani e famiglie; al contrario un linguaggio più 'tecnico' sarà sicuramente preferito da realtà tecnologiche o con clienti business", ha dichiarato Carmine Pappagallo, co-fondatore di Mazer (fonte: comunicato stampa giunto in redazione).

Laila riesce a stabilire un rapporto con l'interlocutore, cercando anche di instaurare una connessione emotiva. Tuttavia, come detto dai creatori del progetto, la tecnologia non è ancora pronta per sostituire l'essere umano, ma è in grado di emularlo. Inoltre, in caso di situazioni particolarmente complesse, avviene il cosiddetto "human takeover", in cui l'IA capisce che è il caso di lasciare la chat a un operatore umano. Questo avviene senza che l'utente ne percepisca troppo la differenza.

Per dimostrare le capacità di Laila, è anche stata diffusa una ricerca basata sui dati interni dell'ultimo mese, che sembra evidenziare che il 50% degli utenti delle piattaforme in cui l'intelligenza artificiale è già stata implementata non si è accorto che stava conversando con un chatbot. Il 19% degli utenti ha ringraziato Laila per le risposte e sembra che ci sia stato anche qualcuno che ha provato a "flirtare".

Al momento attuale, l'intelligenza artificiale è già attiva su tre differenti piattaforme e-commerce. In una di esse è andata a sostituire completamente l'operatore umano per quanto riguarda l'assistenza online via chat ed è operativa in totale autonomia 24/7.

"Ad oggi in Italia Laila è l'unica tecnologia di intelligenza artificiale capace di comprendere il linguaggio naturale e diverse sono le realtà che stanno infatti scommettendo su di essa, tra queste Assoimprese. [...] L'obiettivo dei prossimi mesi è lavorare su altre sue potenzialità ancora inespresse. Laila può infatti fare tranquillamente azioni di engagement e lead generation, così come avviare controlli incrociati per verificare l'identità della persona con cui sta parlando attraverso dei sistemi appositi di sicurezza. Tutte azioni ormai sempre più imprescindibili per le aziende che operano online", ha affermato Gianfranco Fedele, ideatore del progetto Laila e co-fondatore di Mazer.

Laila ha appena ottenuto un finanziamento di 25.000 euro, siglando una partnership con il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione dell'Università della Campania, Luigi Vanvitelli. L'assegno finanzierà una ricerca sul Natural Language Processing, studi che aiuteranno Laila a comprendere meglio il linguaggio naturale.

Insomma, sicuramente stiamo parlando di un interessante progetto made in Italy legato all'intelligenza artificiale. Si parla sempre di quanto avviene all'estero, ma spesso ci si dimentica di guardare al nostro territorio. Per maggiori dettagli in merito al progetto, vi consigliamo di consultare il sito ufficiale di Laila e magari di prendere visione del servizio realizzato in merito da Rai 3.

Laila, l'IA conversazionale made in Italy su cui punta l'Università della Campania