Lanciato il primo filamento biodegradabile per stampanti 3D: ecco quanto costa

Lanciato il primo filamento biodegradabile per stampanti 3D: ecco quanto costa
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I fan delle stampanti 3D interessati anche alla loro sostenibilità e impatto sull’ambiente ora potranno sorridere, dato che una società ceca chiamata Fillamentum ha lanciato sul mercato il primo filamento biodegradabile al mondo utilizzabile per la stampa 3D, chiamato NonOilen e anche alquanto accessibile al pubblico.

L’annuncio, ripreso anche da Gizmodo, spiega anche la composizione di NonOilen: si tratta di un filamento costituito da una miscela di acido polilattico e del polimero poli-idrossibutirrato, la cui sicurezza per gli alimenti è garantita, ergo è possibile realizzare, come mostrato dalla stessa Fillamentum con fotografie come quella pubblicata in calce all’articolo, prodotti come tazze, piatti e posate.

Essendo prodotto da fonti esclusivamente naturali, dunque, Nonoilen risulta essere una plastica che si rompe più velocemente della classica PLA, mostrandosi quindi compostabile e riciclabile per produrre molte altre cose riformandola. Il filamento funziona con la maggior parte delle stampanti 3D presenti sul mercato e può resistere anche fino a 110 gradi Celsius. Al momento, NonOilen viene venduta in rotoli di diametri e lunghezze differenti solamente nel colore marrone chiaro, per un costo pari a circa 40 Euro per 750 grammi.

Si tratta di una novità molto gradita nel settore, anzi un unicum vero e proprio per il momento. Nonostante ciò, le critiche non mancano da parte della comunità scientifica in quanto il processo completo di biodegradazione non sarebbe stato ancora verificato ufficialmente; il claim del sito, però, sempre secondo gli esperti che hanno commentato l’annuncio, resterebbe “plausibile”.

Rimanendo nel mondo della stampa 3D, un gruppo di scienziati avrebbe prodotto un dispositivo che usa un “bio-inchiostro” speciale in grado di garantire una guarigione rapida della pelle in caso di ustioni gravi.

Lanciato il primo filamento biodegradabile per stampanti 3D: ecco quanto costa