Il lander InSight fornisce la mappa più dettagliata mai creata dell'interno di Marte

Il lander InSight fornisce la mappa più dettagliata mai creata dell'interno di Marte
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Dopo anni di duro lavoro, finalmente il lander InSight ce l'ha fatta: attraverso molte difficoltà, e dopo aver superato il "quasi pericolo" di morte, finalmente dai dati del lander è stata ottenuta una mappa completa e precisa di come appare il cuore di Marte.

È un'impresa a dir poco sbalorditiva, e lo conferma il fatto che con questi dati siano stati pubblicati ben tre studi differenti (qui, qui e qui), tutti messi online sull'autorevole rivista scientifica Science. Dopo essere atterrato nel 2018 sul Pianeta Rosso, InSight ha immediatamente iniziato la sua missione scientifica, perforando e scandagliando il suolo marziano per rilevare anche le più piccole scosse di terremoto (o "martemoto", se preferite).

Nel corso della sua carriera, il lander ha registrato ben 733 scosse sismiche e 35 di queste sono state fondamentali per mappare con un livello di dettaglio incredibile le zone del mantello, della crosta e del nucleo. Un qualcosa già tentato in passato, ma mai con la precisione di questo nuovo studio.

È una vera e propria scoperta che cambierà radicalmente il nostro modo di intendere il Pianeta Rosso: le misurazioni effettuate dal lander Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport (InSight è più facile) della NASA hanno rivelato dettagli sorprendenti, tra cui uno strato crostale molto diverso da quello immaginato fin ad ora, un mantello meno denso della superficie e un nucleo liquido sorprendente grande e molto meno denso del previsto.

"Questo studio è un'occasione irripetibile", ha affermato il sismologo planetario Simon Stähler dell'ETH di Zurigo, in Svizzera. "Gli scienziati hanno impiegato centinaia di anni per misurare il nucleo della Terra; dopo le missioni Apollo, ci sono voluti 40 anni per misurare il nucleo della Luna. InSight ha impiegato solo due anni per misurare il nucleo di Marte".

Vi ricordiamo che la natura dei "martemoti" non è di origine tettonica, come la maggior parte di quelli che avvengono sulla Terra, ma di origine esclusivamente "vulcanica".

Si pensava fino a qualche anno fa che Marte fosse un pianeta morto all'interno, senza attività tellurica, ma InSight ha dimostrato già nel 2018 che in realtà il nostro vicino ha ancora diverse cartucce da sparare, grazie ai diversi vulcani ancora attivi sulla sua superficie.

Diritti d'immagine: NASA/JPL-Caltech.