Laura Boldrini contro Facebook a Sky TG24: "è fuori controllo"

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Il Presidente della Camera, Laura Boldrini, nel corso di un'intervista tenuta a Sky TG24 in occasione della campagna elettorale che la vede candidata con LeU, ha nuovamente affrontato il problema dei controlli su Facebook e del cyberbullismo.

Secondo la politica, infatti "Facebook sta perdendo il controllo del sistema, del meccanismo, che nasce per mettere insieme le persone, per condividere", ma che si sta rivelando "qualcosa di completamente diverso”.

Nella fattispecie, la Boldrini ha denunciato la mancanza di controlli da parte del social network di Mark Zuckerberg (a cui aveva scritto qualche mese fa) nei confronti di pagine neofasciste e neonaziste e delle nuove formazioni apologetiche che si stanno espandendo su tutto il web. "Sono contro il web, non ci si volti dall'altra parte" ha affermato.

Laura Boldrini ha anche parlato del peso dei social network sull'opinione pubblica: "lo stesso Mark Zuckerberg ha detto che forse questa sta andando oltre le nostre aspettative, ammettendo che Facebook abbia avuto un'influenza anche nelle elezioni statunitensi" ha affermato, riferendosi alle "inchieste in corso e si parla di interferenze pesanti di altri Stati. Così come in Italia ci si sta rendendo conto adesso di soggetti terzi che attraverso la produzione di centinaia di tweet cercano di influenzare l'opinione pubblica".

Sempre su Zuckerberg, la Boldrini si è detta "delusa" dal fondatore del social network. "Io stessa ho scritto una lettera a Zuckerberg dicendo che per noi l'apologia di fascismo è reato e che quelle pagine dovevano essere chiuse. La risposta è stata molto deludente perché mi è stato detto che loro hanno le proprie policy internazionali e non sempre sono tenuti ad applicare le legislazioni nazionali. Come a dire che il nazismo e il fascismo possono essere definiti fenomeni nazionali, quando sono state tragedie globali, mondiali. Anche tanti americani sono morti durante la liberazione", per poi concludere affermando che "credo che bisogna mettere questi giganti della rete di fronte alle loro responsabilità, non sono solo delle 'autostrade' dove i messaggi passano".