Laura Boldrini torna a parlare dell'hate speech su Facebook

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La presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, è tornata sul tema dell’hate speech, e lo ha fatto sulle pagine del Mattino di Napoli, attraverso una lettera inviata alla madre di Tiziana Cantone, Maria Teresa Giglio la ragazza vittima di cyberbullismo che si è tolta la vita qualche mese fa.

La Boldrini afferma che "c'è l'esigenza di non lasciare impuniti oggi l'odio e la violenza sessista che in rete si abbattono su tanti, soprattutto sulle donne. Si tratta di uno sforzo per il quale dobbiamo mobilitarci tutti: istituzioni e cittadini, polizia postale, magistratura. Dobbiamo riuscirci, se non vogliamo far passare il messaggio devastante che il web sia una terra di nessuno dove qualsiasi abuso è concesso in uno Stato di diritto il cittadino che viene aggredito non può essere lasciato solo e senza difese”.

La lettera si conclude con una denuncia a Facebook, che secondo la stessa non avrebbe fatto nulla per rimuovere i suddetti contenuti: "le scrivo non soltanto per esprimere, una volta di più, la mia vicinanza al suo insostenibile dolore di madre. Ma anche per assicurarle che - contrariamente a quanto le hanno riportato - non c'è stata nessuna giustizia 'privilegiata' che si sia messa immediatamente in moto in conseguenza della mia recente decisione di procedere per le vie legali contro chi in rete insulta e minaccia. Nel mio caso non c'era da individuare gli autori dei messaggi di minaccia, sconci e violenti, perché si erano firmati senza remore coi loro nomi e cognomi. Quanto alla loro colpevolezza, sarà la magistratura a doverla accertare una volta che la mia denuncia avrà dato il via all'iter. Nulla, dunque, ancora è stato appurato. E intanto le frasi violente sono ancora lì, senza che Facebook le abbia rimosse nonostante le mie numerose segnalazioni esattamente come capita purtroppo ad un qualsiasi cittadino".