I "lavoratori fantasma" di Google si sono sindacalizzarti

I 'lavoratori fantasma' di Google si sono sindacalizzarti
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Ottanta collaboratori esterni di Google hanno deciso di sindacalizzarsi nonostante, così denunciano loro, la compagnia abbia cercato in tutti i modi di dissuaderli. I contractor di Google sono entrati nella United Steel Workers, e si riuniranno sotto il nome di Pittsburgh Association of Tech Professionals (PATP).

Il voto di sindacalizzazione è passato con 49 a favore e 24 contrari. L'obiettivo, spiega Damon Di Cicco della DPE, era quello di costituire un organizzazione che facesse da ombrello ai lavoratori freelance del settore tech. Gli 80 freelance lavorano con Google tramite la HCL America. L'azienda in questione avrebbe cercato di ostacolare il processo di sindacalizzazione: Jeremy Carlson, deputy general manager della HCL America ha mandato diverse email ai contracotr sconsigliando loro di aderire al sindacato, come rivela un'inchiesta di Vice.

È una notizia eclatante. Vengono chiamati lavoratori fantasma. Collaborano con Google, ma sono assunti come contractor attraverso aziende esterne. Hanno lo stesso monte ore dei dipendenti di Google, a volte anche di più. Hanno le stesse mansioni e responsabilità dei dipendenti di Google. Ma a loro non aspettano gli stessi diritti dei lavoratori di Google, né gli stessi benefit astronomici che invece chi lavora negli uffici del colosso ha. Lo stipendio? Non ne parliamo.

Oggi Google ha un grandissimo uso di questi contractor, che rappresentano addirittura la maggioranza della sua forza lavoro. I collaboratori esterni sono 121.000, mentre i lavoratori sono 102.000.

Non è la prima notizia di "sindacalizzazioni eclatanti" di cui sentiamo parlare ultimamente, di recente hanno deciso di coalizzarsi contro Google anche diversi youtuber tedeschi.