Una leggenda dice che questo diamante sia stato maledetto, ecco perché

Una leggenda dice che questo diamante sia stato maledetto, ecco perché
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Si chiama "Hope Diamond" e molti credono che questo diamante sia maledetto. Con un valore di 250 milioni, 45,52 carati e una fama mondiale, secondo molti esperti è il terzo diamante più prezioso esistente. Può essere trovato nella collezione dello Smithsonian presso il Museo Nazionale di Storia Naturale.

La storia della gemma preziosa inizia nel 1666 quando un commerciante francese, Jean-Baptiste Tavernier, che ottenne il gioiello in India, decise di venderlo a Luigi XIV di Francia. Circa un secolo dopo il diamante entrò in possesso di Luigi XVI e di sua moglie, la regina Maria Antonietta, ultimi monarchi di Francia prima della Rivoluzione Francese.

L'anno successivo, Luigi XVI e Maria Antonietta furono giustiziati. Dopo il saccheggio dei gioielli della corona nel 1792, del diamante si persero le tracce fino al 1812, quando entrò in possesso del commerciante di diamanti londinese Daniel Eliason. Fu in questo periodo che la gemme venne acquistata da un ricco banchiere chiamato Thomas Hope, da cui il cimelio prende il nome.

Durante il XIX e l'inizio del XX secolo, la gemma venne comprata e venduta tra un numero di individui facoltosi. La più nota era Evalyn Walsh McLean, ereditiera mineraria americana, che acquisto il cimelio nel 1911. Il diamante aveva acquisito la reputazione di essere maledetto, e negli anni successivi alla famiglia McLean accaddero cose molto spiacevoli: il figlio morì a seguito di un incidente d'auto, persero quasi tutti i loro soldi a causa di un crack finanziario, la donna sviluppò gravi problemi di salute mentale e diventò dipendente dalla morfina.

Un po' come la storia della maledizione di Tutankhamon, la leggenda in questione è una miscela di mezze verità storiche, e resoconti sensazionali dei media, condito con il disperato bisogno da parte degli esseri umani di cercare spiegazioni per le tragedie che si verificano.