L'LHC del CERN si risveglia dopo tre anni ed è pronto a svelare un grande mistero

L'LHC del CERN si risveglia dopo tre anni ed è pronto a svelare un grande mistero
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L'universo è ampio e ricco di segreti e, per cercare di svelarli, non bastano le teorie che vengono create grazie alle nozioni matematiche e fisiche. La teoria va infatti accompagnata dalla pratica e un grande strumento a disposizione che l'umanità ha costruito è l'LHC, il Large Hydron Collider che si trova a Ginevra.

Il progetto del CERN è il più importante al mondo e che richiama decine di menti brillanti da ogni angolo del pianeta. Sono stati tanti i dati registrati dall'LHC nel corso degli anni di utilizzo, come quelli serviti allo studio del quark top. Negli ultimi tre anni, tuttavia, la grossa galleria dove vengono fatte scontrare le particelle è stato chiuso per dei lavori di potenziamento.

Conclusa questa pausa, allungatasi anche a causa della pandemia, l'LHC è pronto per il suo terzo periodo sperimentale, il più potente di sempre. A maggio inizieranno i test e i controlli per verificare che sia tutto in funzione correttamente, mentre da giugno inizieranno i veri e propri esperimenti con un piccolo aumento di potenza che, pian piano, porterà a regime l'LHC per la fine di luglio. Da lì in poi partiranno i progetti più importanti.

L'acceleratore di particelle stavolta avrà l'obiettivo di esplorare le proprietà delle particelle del Modello Standard, includendo anche il Bosone di Higgs, oltre al trovare evidenze concrete dell'esistenza della Materia Oscura. Continueranno poi gli studi sui neutrini, al centro di varie domande.

"Il completamento del Long Shut-down 2, così chiamato il periodo di stop, inizialmente era previsto in due anni, ma c'è stata l'estensione di un anno a causa della pandemia da COVID-19, concedendo l'opportunità di operare innumerevoli manutenzioni preventive e correttive, che sono richieste per operare una macchina così complessa lunga 27 chilometri" dice Stephane Fartoukh, fisica del CERN che lavora all'LHC. Invece Rebeca Gonzalez Suarez, fisica al CERN che lavora come coordinatrice all'ATLAS, ha detto "Sono eccitata all'idea di ottenere di nuovo i dati e vedere cosa osserviamo in varie ricerche. Forse ci sarà qualche sorpresa."

Questa nuova attivazione dell'LHC porterà a due nuovi esperimenti fisici: l'SND (Scattering and Neutrino Detector) e il FASER (Forward Search Experiment). Il primo ha lo scopo di identificare dei neutrini ad alta energia, che si sa sono stati prodotti tramite collisioni ma non sono mai stati osservati prima, così da comprenderne meglio i meccanismi e le proprietà. Il secondo progetto invece ha lo scopo di collezionare particelle esotiche sconosciute che possono viaggiare per lunghe distanze prima di decadere in particelle osservabili. Quest'ultimo esperimento serve proprio a identificare la Materia Oscura e capire la sua interazione con la materia classica.

Si apre quindi una nuova stagione di studi al CERN, una molto più intensa delle precedenti.