Un libro del 1909 afferma che la prima guerra mondiale non sarebbe mai scoppiata

Un libro del 1909 afferma che la prima guerra mondiale non sarebbe mai scoppiata
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Norman Angell, giornalista e politico britannico, era un uomo che credeva fermamente nel potere dell'interdipendenza economica come deterrente contro la guerra. In pratica, per lui la Prima Guerra Mondiale non sarebbe mai scoppiata.

Nel suo libro del 1909, "The Great Illusion", Angell sostenne che le nazioni sviluppate stavano diventando così interconnesse economicamente che i costi di un conflitto internazionale avrebbero superato di gran lunga i benefici.

Il libro divenne un bestseller, tradotto in 25 lingue e venduto in oltre un milione di copie, e Angell vinse addirittura un Premio Nobel per la Pace. Tuttavia, la storia ha dimostrato che lo scrittore aveva torto; la Prima Guerra Mondiale scoppiò solo cinque anni dopo la pubblicazione del suo libro (con una pausa per il Natale - storia bellissima), seguita dalla Seconda Guerra Mondiale nel 1939.

Cosa ci insegna questo errore di valutazione? Anzitutto, che l'ottimismo non basta a prevenire i conflitti. Angell aveva sottovalutato il potere delle ideologie, delle ambizioni personali e delle relazioni internazionali nel plasmare il corso della storia. Inoltre, il suo lavoro non è stato completamente dimenticato; alcuni studiosi sostengono che le sue idee siano ancora rilevanti oggi, in un'epoca in cui il nazionalismo e l'isolazionismo stanno nuovamente guadagnando terreno.

Infatti, il principio di "sicurezza collettiva", che prevede l'uso della forza contro un trasgressore, è diventato sempre più importante nel contesto delle organizzazioni internazionali per la pace. In sintesi, mentre Angell potrebbe aver sbagliato nel prevedere un mondo senza guerre, le sue idee offrono ancora spunti preziosi su come le nazioni possano lavorare insieme per minimizzare i rischi di conflitto (insieme alla Distruzione Mutua Assicurata).