Il primo libro stampato della storia è stato... Una Bibbia?!

Il primo libro stampato della storia è stato... Una Bibbia?!
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Tra il 1455 e il 1460, un tipografo tedesco, di nome Johannes Gutenberg, segna un punto di fine e di inizio nella storia della scrittura e dell’uomo: grazie alla stampa a caratteri mobili, riesce a produrre un intero libro senza ricorrere alla scrittura.

La “Bibbia di Gutenberg” è una delle opere storiche e artistiche più importanti nella storia della tipografia. La stampa a caratteri mobili permetteva di realizzare molte copie, in breve tempo, della stessa pagina, rispetto a un tradizionale manoscritto.

Il gioiellino di Gutenberg è composto da 1282 pagine, con un layout molto particolare: il font è di tipo gotico, si è preferita la lingua latina e il testo religioso è stato organizzato in due colonne per pagina. Alcuni aspetti del manoscritto sono comunque sopravvissuti nei pezzi prodotti dalla stampa con caratteri mobili, ad esempio l’iniziale di ogni pagina era disegnata e dipinta a mano (perciò il tipografo stampava omettendo la prima lettera della prima parola a inizio pagina).

Esistono due edizioni per siffatta Bibbia (diremmo la “variant” noi oggi!): la “B42” e la “B36”. La prima, oltre ad essere quella più “anziana”, è caratterizzata da una struttura di 42 righe per pagina; mentre la seconda, come potete immaginare, conteneva 36 righe.

Si stimano circa 180 copie della “Bibbia di Gutenberg” e ogni pezzo, per quanto simile agli altri, si distingueva per il tipo di carta e inchiostro utilizzato. Molti esemplari sono conservati nelle biblioteche e nei musei più importanti del mondo, come la British Library di Londra, la Bibliothèque nationale de France a Parigi e alla Biblioteca del Congresso a Washington.