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Mentre OpenAI discute di reintegrare Sam Altman come proprio CEO, sono in molti a fare speculazioni sui motivi che hanno portato in primo luogo al brusco allontanamento del fondatore di OpenAI dall'azienda. Ora, però, delle informazioni provenienti dalla compagnia stessa sembrano far luce sull'accaduto.
Già nelle scorse ore vi avevamo riportato i rumor sul licenziamento di Sam Altman da parte di OpenAI, spiegandovi che gli eventi del 17 novembre sarebbero stati l'ultimo capitolo di un contrasto tutto interno ad OpenAI, che vedeva opporsi gli executive che volevano trasformare la startup in una compagnia "for-profit" a quelli che invece erano intenzionati a mantenerla una fondazione di ricerca senza scopo di lucro.
Stando a quanto riportano il New York Times e Axios, invece, i rumor sarebbero falsi. Un memo diffuso agli impiegati di OpenAI dal Chief Operating Officer dell'azienda Brad Lightcap, infatti, dice che l'addio a Sam Altman è stato un "problema di comunicazione" e aggiunge che esso "non ha a che fare con alcun illecito o con nulla che riguardi le pratiche finanziarie, di business, di sicurezza e di tutela della privacy degli utenti di OpenAI e ChatGPT". Uno statement che sembra voler "salvare la faccia" sia a OpenAI che al suo ormai ex-CEO, spalancando le porte ad un eventuale ritorno di Sam Altman al vertice della compagnia.
Anche il board dei dirigenti dell'azienda, qualche giorno fa, aveva giustificato il licenziamento di Sam Altman dicendo che questi "non è stato sempre trasparente nelle sue comunicazioni con il board, limitando le capacità di quest'ultimo di esercitare le sue responsabilità". Dopo il licenziamento di punto in bianco di Altman, i dirigenti di OpenAI hanno nominato Mira Murati, Chief Technology Officer di OpenAI, come CEO ad interim della compagnia.
La lettera di Lightcap sembra dunque un tentativo di "limitare i danni", forse nella speranza che Altman faccia ritorno in OpenAI, portando con sé anche tutti i dirigenti, gli sviluppatori e gli ingegneri che nelle scorse ore hanno dato le dimissioni, a partire dall'altro cofondatore della startup, Greg Brockman. Resta però da capire se effettivamente l'ex-CEO sia interessato a riprendere la sua posizione: secondo le gole profonde della Silicon Valley, infatti, Sam Altman vorrebbe fondare una nuova azienda a brevissimo, chiudendo definitivamente il suo periodo in OpenAI.
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