Limitare il riscaldamento globale? Gli sforzi attuali non sono sufficienti

Limitare il riscaldamento globale? Gli sforzi attuali non sono sufficienti
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L'ambiente naturale che ci circonda è un patrimonio che non possiamo permetterci di danneggiare, purtroppo, pur cercando di tutelarlo con incontri mondiali ed iniziative locali, negli ultimi anni i finanziamenti a riguardo sono stati sempre insufficienti. Questo è quanto rivela un rapporto della seconda edizione dello "State of Finance for Nature".

Se infatti vogliamo riuscire a limitare il riscaldamento globale al di sotto del fatidico 1,5°C, arrestare la perdita di biodiversità, raggiungere la neutralità del degrado del suolo e mettere in atto gli obiettivi di sviluppo sostenibile, è assolutamente necessaria un'azione concreta ed urgente per la riduzione delle emissioni, la conservazione della natura ed il consumo e la produzione di prodotti sostenibili.

Le soluzioni basate sulla natura (NbS), di cui abbiamo parlato anche in un precedente articolo, offrono una buona opportunità per affrontare una serie di sfide in modo integrato. Tuttavia, i flussi finanziari verso queste NbS sono attualmente di 154 miliardi di dollari all'anno.

Potrebbero sembrare molti, purtroppo non è così. Infatti sono solo meno della metà dei 384 miliardi di dollari all'anno di investimenti necessari entro il 2025, e solo un terzo di quelli calcolati per ottenere un risultato concreto entro il 2030.

Il dott. Inger Anderson, direttore esecutivo dell'UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente, ha affermato: "La scienza è indiscutibile. Mentre pensiamo a raggiungere emissioni zero entro il 2050, dobbiamo anche reindirizzare tutte le attività umane per alleggerire la nostra pressione sul mondo naturale da cui tutti dipendiamo".

"Per far ciò bisogna che i governi, le imprese e la finanza aumentino in maniera considerevole gli investimenti in soluzioni basate sulla natura, perché sono una maniera concreta per garantire il futuro alle generazioni a venire", ha aggiunto.

L'analisi effettuata dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP) e dall' Economics of Land Degradation (ELD), rivela che per limitare il riscaldamento globale ad 1,5°C sarà necessaria un'azione immediata e con ulteriori investimenti cumulativi di 1,5 trilioni di dollari, per un totale di ben 11 trilioni di dollari entro il 2050.

Un investimento aggiuntivo che dovrà concentrarsi sull'agricoltura sostenibile e sul ripristino delle torbiere, con massicci finanziamenti delle soluzioni basate sulla natura. Senza però dimenticare la graduale eliminazione della dipendenza dal carbone e la decarbonizzazione dei sistemi energetici.

Jochen Flasbarth, Segretario di Stato presso il Ministero federale per la cooperazione e lo sviluppo economico (BMZ), ha spiegato: "Mentre il mondo sta attraversando molteplici crisi, questo rapporto fornisce chiarezza: mostra che, aumentando in modo significativo gli investimenti pubblici e privati ​​in soluzioni basate sulla natura, è possibile affrontare il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e il degrado del suolo e allo stesso tempo sfruttare molti vantaggi sociali ed economici. Dobbiamo agire ora".

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