Linux sempre più vittima di attacchi ransomware, dati impressionanti nel 2022

Linux sempre più vittima di attacchi ransomware, dati impressionanti nel 2022
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Il fenomeno dei ransomware sembra essere in fase di decadimento, tanto che recentemente si è parlato di un vero e proprio periodo di debolezza per i ransomware. Non mancano però preoccupanti momenti di crescita: una recente analisi ha evidenziato che gli attacchi verso sistemi Linux stanno aumentando pericolosamente.

Stando a una recente ricerca pubblicata da Trend Micro e ripresa da TechRadar, solamente nella prima metà del 2022 sono stati bloccati 63 miliardi di minacce, e ciò significa che c’è un aumento del 52% delle offensive rispetto allo stesso periodo del 2021.

Gli aggressori del caso stanno bersagliando in particolar modo sistemi informatici del settore governativo, seguito da quello manifatturiero e quello sanitario: le grandi aziende restano un obiettivo chiave per l’importanza dei documenti che si possono ottenere, ma le piccole e medie imprese (PMI) sono il vero bersaglio sotto pressione in quanto possono addirittura fallire dopo una singola offensiva.

Gli esperti di Trend Micro parlano in particolar modo di Black Basta, attacco che ha colpito 50 organizzazioni in un periodo di due mesi: “I gruppi di minacce nuove ed emergenti continuano ad evolvere il loro business model, concentrando i loro attacchi con una precisione ancora maggiore”, ha precisato Jon Clay di Trend Micro.

Il direttore tecnico Bharat Mistry ha poi aggiunto, ai microfono di Tech Radar, che questi gruppi RaaS (Ransomware as a Service) continuano a minacciare le organizzazioni e, con l’adozione crescente di Linux al posto di Windows, il Pinguino sta diventando un bersaglio sempre più popolare tra i cybercriminali.

A proposito di malware, recentemente è stata scoperta una estensione di Chrome infetta.