Lo Snapdragon 821 dei Google Pixel non esalta secondo Geekbench

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Lo scorso 4 ottobre, ormai lo sapete bene, Google ha presentato i nuovi Google Pixel, i due smartphone (esiste anche una versione XL) non hanno però convinto a pieno.

A dire il vero sono molte le ombre a riguardo, una di queste coinvolge il processore: i due device montano una CPU Qualcomm Snapdragon 821, una versione che dovrebbe migliorare il precedente Snapdragon 820, chip che spinge alcuni dei migliori smartphone del mercato attuale come il Samsung Galaxy S7, il Galaxy Note 7, HTC 10, LG G5, OnePlus 3, per ricordarne solo alcuni.

Secondo Geekbench però, il salto generazionale non è poi così rivoluzionario: Google Pixel XL ha fatto segnare 1648 punti in core singolo, 4121 in multi core. Risultati molto simili ad altri terminali con sopra lo Snapdragon 820, cosa che potrebbe deludere non poco gli appassionati più incalliti. Resta la speranza che Qualcomm abbia puntato all’ottimizzazione, andando a migliorare tutti i difetti noti della versione 820, ad esempio il calore costante anche durante operazioni quotidiane. Ridurre il calore significa gestire meglio il carico di lavoro, cosa che può comportare una migliore efficienza energetica, per capire se Google sia riuscita a migliorare l'autonomia pur lasciando i medesimi mAh (Google Pixel XL e Nexus 6P hanno entrambi 3450 mAh), toccherà aspettare i primi veri test.