Dei lombrichi sono stati fatti ubriacare con la vodka... in nome della scienza!

Dei lombrichi sono stati fatti ubriacare con la vodka... in nome della scienza!
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Anche quest'anno si sono svolti i premi "IgNobel" e le ricerche presentate oltre ad essere spassose riescono - a modo loro - ad aumentare la nostra comprensione del mondo che ci circonda. Il vincitore del premio per la fisica di quest'anno è stato Ivan Maksymov, che ha fatto ubriacare dei lombrichi con la vodka... per la scienza.

Maksymov e il collaboratore Dr Andriy Pototsky, entrambi della Swinburne University, stanno cercando di testare l'ipotesi che le onde sonore, così come gli impulsi elettrici, trasportino informazioni all'interno del cervello. Per quanto bizzarro possa sembrare, lo studio è una sorta di "spin-off" di alcune ricerche sul cervello davvero importanti.

Per questo motivo, gli scienziati hanno deciso di testare le loro idee osservando un organismo semplice, poiché non potevano sperimentare (giustamente) su organismi umani. "I lombrichi sono stati utilizzati perché sono economici, non richiedono l'approvazione etica e i loro assoni sono in qualche modo simili alle fibre nervose dei mammiferi. Inoltre, si può facilmente anestetizzare un verme usando la vodka", afferma lo scienziato. Secondo quanto sottolineato da Maksymov a IFLScience, il duo sta facendo diversi progressi nella ricerca di onde acustiche nel cervello, ma "non posso dire rigorosamente che le abbiamo ancora dimostrate".

Gli altri premi IgNobel riguardano: un premio in "Scienza dei materiali" assegnato per aver dimostrato che i coltelli fatti con feci umane congelate non tagliano; un premio in "Economia" per la scoperta dell'esistenza di una relazione tra la disuguaglianza di reddito di una nazione e la frequenza con cui la sua popolazione si bacia; e, per ultimo ma non meno importante, un premio in "Acustica" per la scoperta che i coccodrilli possono comunicare la loro stazza fisica attraverso i loro versi, come fanno anche mammiferi e uccelli... facendo respirare dell'elio a un coccodrillo.

Insomma, senza alcun dubbio la testimonianza che la scienza può essere anche molto divertente e, per certi versi, anche "no sense". Lo scorso hanno a vincere il premio per la medicina è stata una ricerca italiana sulla pizza.