Speciale Tech
Xiaomi 13 Pro: esperienza premium anche nel gaming

Purtroppo milioni di persone convivono con il diabete e per loro l'insulina è un importante farmaco salvavita. A differenza di altri medicinali, questo ormone non può essere erogato semplicemente con una pillola, ma deve essere necessariamente iniettato sotto pelle con una siringa o una pompa. Ora, però, un'importante svolta è molto più vicina.
Infatti, alcuni ricercatori cinesi della Southern Medical University di Guangzhou, hanno fatto notevoli passi avanti verso la creazione di una compressa di insulina e, come riportato sulle pagine di ACS Nano, sono riusciti a somministrare l'importante ormone nel colon di diversi ratti utilizzando proprio una pillola per via orale ed alimentata da "micromotori" chimici.
Data l'importanza di un farmaco salvavita come l'insulina, una sua forma orale sarebbe davvero l'ideale per milioni di pazienti. Ricordiamo infatti come le persone affette da diabete spesso siano costrette ad assumerla più volte al giorno, con iniezioni frequenti che possono essere dolorose e sicuramente fastidiose. Inoltre, alcune di loro non assumono la dose raccomandata nei tempi corretti proprio per la difficoltà di somministrazione.
Purtroppo (per ora) l'utilizzo di una compressa per l'insulina non è affatto efficace, poiché l'ambiente ostile dello stomaco scompone e neutralizza l'ormone prima che possa essere assorbito dall'intestino ed entrare nel flusso sanguigno. Infatti, precedenti tentativi di somministrazione orale proteggevano l'ormone dagli acidi dello stomaco con micro o nanocarrier, ma in maniera non molto efficiente.
Per ovviare a questo problema, i ricercatori Yingfeng Tu, Fei Peng, Kun Liu, insieme ad altri colleghi, hanno proposto un approccio migliore spostando attivamente il medicinale in tutto il corpo, ed utilizzando con una robo-capsula capace di trasportare il carico fin nello spesso strato mucoso dell'intestino tenue.
Per realizzare queste compresse a "micro-motori", i ricercatori hanno coperto microparticelle di magnesio con uno strato di una soluzione contenente insulina ed uno strato di liposomi. Hanno poi mescolato il tutto con del bicarbonato di sodio, le hanno pressate e ricoperte con una soluzione di amido esterificato, in modo tale da proteggere le pillole dall'acido dello stomaco, permettendo loro di raggiungere intatte il colon.
I risultati preliminari sono stati molto soddisfacenti. Infatti, le compresse erano state in grado di ridurre significativamente i livelli di glucosio nel sangue dei ratti per più di cinque ore, mantenendo quindi un livello basso quasi quanto l'insulina somministrata per iniezione.
Secondo i ricercatori questo è un grande passo, soprattutto concreto, verso la creazione di più formulazioni orali di farmaci tradizionalmente solo per iniezione.
A proposito di lotta al diabete, sapete che recentemente è stato scoperto un nuovo modo per produrre insulina?
Altri contenuti per Salute
Contenuti più Letti