I nuovi MacBook Pro sono appetibili per i miner di criptovalute? Un report fa il punto

I nuovi MacBook Pro sono appetibili per i miner di criptovalute? Un report fa il punto
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Sono passate poche ore dalla presentazione dei MacBook Pro 2021 di Apple ed è indubbio che l'argomento di giornata sia questo. E' molto interessante un articolo pubblicato da Techradar che si sofferma su un aspetto inedito: l'appetibilità dei laptop per i miner di criptovalute.

Da inizio anno più volte abbiamo pubblicato storie di miner cinesi che hanno fatto scorte di laptop da gaming, ma la potenza dei nuovi computer portatili di Apple potrebbe far gola.

Come osservato da Techradar, infatti, i "Macbook Pro sono sempre stati molto potenti, ma non al livello delle RTX 3080 e 3090, che restano le migliori GPU per il mining di Ethereum". I primi dati trapelati in rete mostrano che la GPU dell'M1 Max è al pari della RTX 2080, ma a rendere i laptop interessanti per i miner potrebbe esserci l'hash rate degli M1 Pro ed M1 Max, che però ancora non conosciamo ma che dovrebbe essere comunque molto buono grazie alle GPU 16 e 32 core.

Un altro aspetto su cui potrebbero soffermarsi i miner è la quantità di energia utilizzata dalla GPU. La GPU del nuovo M1 Pro utilizza solo 30W, mentre l'M1 Max arriva anche a 100W, nulla rispetto ai 320W dell'RTX 3090. In gioco però potrebbe entrarci la massimizzazione dei profitti, un aspetto che non interessa solo la forza bruta.

Ovviamente, non bisogna dimenticare lo shortage di chip, in particolare di schede grafiche. Techradar da questo punto di vista osserva che quest'altro elemento potrebbe entrare in gioco.