Una malattia in continua crescita ha delle basi biologiche: l'Hikikomori

Una malattia in continua crescita ha delle basi biologiche: l'Hikikomori
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L'Hikikomori è un disturbo di salute mentale identificato come ritiro sociale patologico. I ricercatori hanno scoperto una serie di biomarcatori nel sangue associati a tale condizione, che di recente si sta purtroppo diffondendo a macchia d'olio.

I ricercatori dell'Università di Kyushu in Giappone hanno identificato una serie di biomarcatori chiave nel sangue per il cosiddetto "ritiro sociale patologico", noti come “hikikomori”. Secondo il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare giapponese, l'hikikomori è una condizione in cui gli individui si isolano lontano dalla società e dalla famiglia per periodi molto lunghi e variabili, anche di mesi.

Si stima che tale disturbo affligga oggi più di 1 milione di persone in Giappone. Tuttavia, le ricerche degli ultimi decenni hanno dimostrato che l’hikikomori sta diventando un fenomeno globale accelerato notevolmente a seguito della pandemia da Covid-19.

Il team ha condotto test biochimici del sangue in 42 individui hikikomori e 41 volontari sani. I risultati hanno dimostrato che nel sangue degli uomini con patologia, i livelli di ornitina (amminoacido prodotto dall’arginina e molecola vitale per la regolazione della pressione sanguigna e per il ciclo dell’urea) e l'attività sierica dell'arginasi erano più alti mentre, i livelli di bilirubina (prodotta quando il fegato scompone i globuli rossi e spesso usata come marcatore per una corretta funzionalità epatica) e arginina erano più bassi.

È da sottolineare che i pazienti con depressione maggiore e disturbo affettivo stagionale (influenzata anche dal colore degli occhi) sono stati segnalati per avere livelli più bassi di bilirubina nel sangue. Tuttavia, depressione, schizofrenia e disturbo d’ansia sociale sono occasionalmente osservate negli individui hikikomori, si tratta infatti di una condizione complessa caratterizzata da diversi elementi di natura psichiatrica e non.

"Identificare i biomarcatori di hikikomori rappresenta il primo passo per scoprire le radici biologiche della condizione e collegarle alla sua gravità, con l’auspicio che nuove ricerche portino a trattamenti specializzati e di reale supporto per gli hikikomori" afferma Takahiro A. Kato della Kyushu University’s Faculty of Medical Sciences ed a capo della ricerca.

Ecco inoltre un documentario Sky sull'argomento.