Una malattia misteriosa nel 1500 spazzò via 15 milioni di aztechi

Una malattia misteriosa nel 1500 spazzò via 15 milioni di aztechi
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Di morbi e miasmi nel corso della storia ce ne sono stati tanti, e a metà del 1500 una malattia distrusse l'80% degli aztechi. Storici ed esperti pensavano si trattasse di un'epidemia di vaiolo portata dagli europei, ma prove del DNA hanno scoperto nuove informazioni sulla causa di questo massacro.

Gli scienziati, dopo aver identificato nei denti aztechi il DNA, hanno scoperto la presenza di un filamento di Salmonella. Molti addetti ai lavori hanno formulato ipotesi e teorie sull'origine della malattia: alcuni sostengono che fosse Ebola, mentre altri hanno ipotizzato che fosse una malattia portata dai primi esploratori spagnoli.

Secondo quanto indicato da alcuni studi condotti nel 2018, almeno una parte della popolazione azteca è caduta a causa di un tipo di Salmonella chiamato Paratyphi C, che provoca la malattia del tifo. Quale fu la causa della trasmissione? Secondo alcuni cibo e bevande contaminati, mentre per altri il ceppo venne trasmesso da topi arrivati con i Conquistadores.

Il batterio fatale vene scoperto quando dei ricercatori tedeschi analizzarono il DNA di 29 scheletri in Messico utilizzando una tecnologia innovativa: il Megan Alignment Tool (MALT). Certo, la scoperta non è definitiva visto che sono stati esaminati 29 scheletri su milioni di vittime. Inoltre, alcuni decessi non possono essere spiegati con la salmonella; Francisco Hernandez, il medico del re Filippo II, scrisse una descrizione dettagliata della situazione degli Aztechi: alcuni avevano emorragie dagli occhi, dal naso e dalla bocca.

Quello che sappiamo è che, in un periodo di cinque anni a partire dal 1545, quasi 15 milioni di persone furono uccise. A proposito, sapete che in Messico è stata portata alla luce una torre con più di 600 teschi umani?