La matematica ha trovato un possibile colpevole del declino di una nota civiltà

La matematica ha trovato un possibile colpevole del declino di una nota civiltà
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Circa 3.000 anni fa la civiltà della valle dell'Indo nell'Asia meridionale andò in rovina e le ipotesi sul motivo sono tante. Una prova matematica potrebbe aver identificato un nuovo responsabile: il cambiamento climatico.

Ad aver contribuito al crollo della società potrebbero essere state le mutevoli stagioni dei monsoni e la crescente siccità, così come viene riportato sulla rivista Chaos: An Interdisciplinary Journal of Nonlinear Science. Analizzando la presenza di un particolare isotopo nelle stalagmiti in una grotta dell'India settentrionale, gli scienziati sono stati in grado di stimare le precipitazioni monsoniche nella regione negli ultimi 5.700 anni.

Nella nuova ricerca, il matematico Nishant Malik del Rochester Institute of Technology è stato in grado di identificare dei modelli che mostrano un cambiamento importante nei modelli dei monsoni quando la civiltà iniziò a crescere, e poi un cambiamento inverso che ha corrisposto al suo declino. "Per quanto riguarda la matematica e il clima, lo strumento che utilizziamo molto spesso per comprendere il clima e le condizioni meteorologiche sono i sistemi dinamici. Ma la teoria dei sistemi dinamici è più difficile da applicare ai dati paleoclimatici", afferma Malik. "Questo nuovo metodo può trovare transizioni nelle serie temporali più impegnative".

Lo scienziato è stato in grado di colmare artificialmente alcune delle lacune nelle registrazioni, nonché di calcolare la probabilità di schemi che altrimenti non sarebbero stati visualizzati nei grafici standard. Si pensa che gli insediamenti lungo il fiume Indo si estendessero per circa 1.500 chilometri quando la civiltà era al suo apice, con alcune città che raggiungevano i 60.000 abitanti.

Grazie all'applicazione della matematica, adesso gli esperti possono considerare come motivi del crollo anche il cambiamento climatico, in un modo senza precedenti.