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Ci sono tanti misteri ancora irrisolti all'interno dell'Universo. Uno dei più grandi è sicuramente quello riguardante la "materia oscura", che secondo la maggior parte delle teorie cosmologiche permea la quasi totalità del cosmo. Qualora un giorno dovessimo riuscire a trovarla, questa materia potrebbe aprire le porte a un futuro straordinario.
Il ricercatore Ed Belbruno della Yeshiva University ha infatti descritto in uno studio il potenziale della materia oscura come carburante per i viaggi nello spazio. "Cosa fare dopo aver scoperto di cosa si tratta? La mia ipotesi è che, poiché fa deviare la luce quando guardi altre galassie, è un materiale piuttosto potente e può essere usato come fonte di energia, probabilmente", afferma il matematico.
Quello della materia oscura è un concetto che affascina da decenni gli scienziati: la sua esistenza fu dedotta per la prima volta nel 1933 e da allora si sono collezionate sempre più prove "indirette" della sua esistenza. Nonostante alcuni stiano già ipotizzando i suoi usi futuri, occorre fare una premessa molto importante: ci vorrà ancora moltissimo tempo prima di raggiungerla o scoprirla (ecco una mappa della materia oscura della Via Lattea).
"Il modo in cui utilizzeremo questa fonte di energia è forse a centinaia o migliaia di anni di distanza da noi", afferma infine Belbruno. "Se potessi concentrarla, però, avresti una scorta illimitata di energia nello spazio per alimentare i veicoli spaziali. Il potenziale materiale di cui è composta la materia oscura rivoluzionerebbe la nostra comprensione della scienza".
Insomma, la materia oscura è ancora lontana dall'essere totalmente scoperta, ma già c'è chi immagina i suoi possibili usi, tipico degli umani. Intanto, secondo alcuni per trovare questa elusiva materia occorre dare la caccia agli assioni.
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