Nel medioevo prima di vendere un cavallo si metteva un'anguilla nel suo ano: ecco perché

Nel medioevo prima di vendere un cavallo si metteva un'anguilla nel suo ano: ecco perché
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Certamente le pratiche diffuse nel medioevo al giorno d'oggi sarebbero davvero strane, sia da fare che da raccontare. Per quanto riguarda quest'ultima faccenda oggi ci proveremo, cercando di spiegarvi il motivo per cui i venditori di cavalli tendevano ad inserire delle anguille nel retto delle loro creature.

La tecnica è stata chiamata feaguing che Francis Grose, nel suo Dizionario classico della lingua volgare del 1785, descrive alla perfezione come un metodo per "rianimare" i cavalli. In poche parole, quando un cavallo iniziava a diventare troppo vecchio per essere venduto, i venditori della creatura inserivano l'anguilla nel loro retto.

Il motivo è piuttosto semplice: il cavallo, a causa dell'anguilla, iniziava a diventare molto più irrequieto, iniziando a muoversi e sembrando "vivace"... ciò dava l'impressione al compratore che la creatura fosse molto più giovane di quanto in realtà non fosse. La pratica è ampiamente documentata nella letteratura medievale inglese e perfino John Milton (uno dei letterati britannici più celebri) nel 1628 cita la faccenda.

Più tardi, i venditori di cavalli decisero di abolire questa tecnica... non per compassione verso l'animale, semplicemente perché si resero conto che era molto più facile ottenere lo stesso effetto utilizzando lo zenzero, invece che un'anguilla. Insomma, è proprio vero che a caval donato non si guarda in bocca... e anche dall'altra parte.

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