Il mercato dei PC è in crescita, ma non è tutto rose e fiori: rallentamento in vista?

Il mercato dei PC è in crescita, ma non è tutto rose e fiori: rallentamento in vista?
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Il mercato dei PC ha vissuto una fase di declino lunga diversi anni prima della pandemia da Covid-19. Tuttavia, pare che proprio la pandemia e le sue conseguenze, in particolare il lockdown e lo smartworking, abbiano fatto ripartire le vendite dei computer, che fanno registrare consistenti trend di crescita ormai da più di un anno.

Secondo i report più recenti, infatti, le vendite dei computer sono in aumento da quando è iniziata la pandemia, prevalentemente per via dello smartworking. Secondo un'analisi di Counterpoint Research, il terzo quadrimestre del 2021 è stato il migliore dall'inizio della pandemia in termini di vendite assolute di computer, che hanno superato le 84.2 milioni di unità commercializzate in quattro mesi.

Il miglioramento delle vendite avviene poi mentre è in corso la crisi dei semiconduttori, che svolge una funzione di freno sul mercato per via della carenza di dispositivi commercializzabili. Tuttavia, non tutte le notizie sono buone: il miglioramento su base annua è del 9,3% per il Q3 del 2021, mentre quello per gli ultimi quattro quarti di anno fiscale ha sempre superato il 10%. Ciò significa che, benché le vendite siano in forte miglioramento, il mercato dei PC sta riprendendo a rallentare, e nel giro di quale mese (o, più probabilmente, di un paio d'anni) potrebbe tornare ai livelli pre-pandemia.

Il report di Counterpoint Research si concentra anche sulla carenza di chip nel settore dei computer, mostrando che nell'ultimo quadrimestre la produzione è stata rallentata dalla mancanza di chip di gestione della batteria, modem e schede audio. Il report aggiunge anche che non vi sarà alcuna soluzione alla crisi prima della fine del 2022, facendo eco alle recenti dichiarazioni del CEO di Intel Pat Gelsinger.