Meta boccia la proposta europea: non vuole pagare i costi di rete per la banda larga

Meta boccia la proposta europea: non vuole pagare i costi di rete per la banda larga
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La proposta di far pagare le Big Tech per i costi di rete, avanzata dall’Unione Europea e sottoscritta anche dagli amministratori delegati dei principali operatori telefonici italiani, non trova il parere positivo di Meta.

Il colosso dei social network, dopo che alcuni rapporti parlavano di una proposta analoga anche da parte del governo americano, ha affermato che le società Big Tech non dovrebbero effettivamente essere tassate per finanziare lo sviluppo delle reti a banda larga.

In un post pubblicato sul blog, firmato da Kevin Salvadori e Bruno Cendon Martin, i dirigenti hanno affermato che “le proposte di tassa di rete si basano su una falsa premessa perché non riconoscono il valore che i Content Application Provider (CAP) creano per l’ecosistema digitale, né gli investimenti che facciamo nell’infrastruttura che lo sostiene”.

Meta spiega che i CAP nell’ultimo decennio hanno investito oltre 880 miliardi di Dollari in infrastrutture internet e da solo il social network di Zuckerberg ha sostenuto investimenti da 100 miliardi di Dollari, anche in Europa (sebbene non fornisca dati precisi e specifici).

Ogni anno, Meta investe decine di miliardi di euro nelle app e piattaforme come Facebook, Instagram e Quest per facilitare l’hosting di contenuti. Miliardi di persone si connettono ogni giorno per accedere a questi contenuti, creando la domanda che consente agli operatori di telecomunicazioni di addebitare alle persone i costi per l’accesso a Internet. Il nostro investimento nei contenuti guida letteralmente le entrate e il modello di business degli operatori di telecomunicazioni ” continua Meta, che evidentemente.