Meta dovrà vendere Giphy: l'ordine a Facebook arriva dal Regno Unito

Meta dovrà vendere Giphy: l'ordine a Facebook arriva dal Regno Unito
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L’acquisizione di Giphy da parte di Facebook, avvenuta nel 2020 per un totale di 400 milioni di Dollari, sorprese sia l’utenza che gli enti regolatori per la portata dell’accordo. Solo in queste ore, però, l’Antitrust del Regno Unito avrebbe ordinato l’annullamento dell’acquisizione poiché “potrebbe danneggiare la concorrenza”.

Riprendendo direttamente parte dell’incipit del comunicato ufficiale, “la Competition and Markets Authority (CMA) ha concluso oggi che l'acquisizione di Giphy da parte di Facebook potrebbe danneggiare la concorrenza tra le piattaforme di social media e che l'accordo ha già eliminato Giphy come potenziale sfidante nel mercato della pubblicità”. Solo con la vendita di Giphy da parte del colosso rinominato in Meta, ovviamente nei confronti di un acquirente approvato sia dalla società che dalle autorità competenti, potrebbe rimediare alle preoccupazioni dell’Antitrust.

Nonostante ci siano precedenti in altri settori, sempre nella realtà del Regno Unito, questa mossa da parte della CMA è a oggi unica in quanto si tratterebbe della liquidazione di un’acquisizione già completata da parte di un gigante della tecnologia.

In risposta alla decisione dell’Autorità, il direttore delle comunicazioni politiche dell'UE di Meta, Robin Koch, ha affermato che la società sta valutando tutte le sue opzioni, incluso l'appello. In una dichiarazione a The Verge, egli ha ribadito che “sia i consumatori che Giphy stanno meglio con il supporto della nostra infrastruttura, talento e risorse”. In aggiunta, secondo Meta l’attività pubblicitaria di Giphy non avrebbe mai potuto diventare un concorrente valido per Facebook/Meta. In altre parole, l’acquisizione avrebbe aiutato entrambe le parti.

In conclusione, Meta ha ribadito alla CMA che il suo messaggio inviato con la contestazione della trattativa con Giphy risulterebbe “agghiacciante agli imprenditori in fase di avvio”, come se l’autorità stesse consigliando ai giovani imprenditori di “non avviare nuove società perché non sarete in grado di venderle”.

Insomma, allo stato attuale l’unica soluzione per Meta sarebbe la vendita di Giphy ma, alla luce dell’imminente e altamente probabile appello, la vicenda potrebbe mutare radicalmente.

Nel frattempo la società lavora ancora al metaverso, con il CTO di Meta e Oculus interessato a una moderazione “alla Disney”.