Metaverso, il CTO di Meta e Oculus punta a una moderazione "alla Disney"
di
Alberto Lala
Durante l'evento Facebook Connect di fine ottobre 2021, Mark Zuckerberg ha annunciato il Metaverso apportando anche un'importante operazione di rebranding del gruppo con il cambio di nome da Facebook a Meta. Gli obiettivi di Facebook sono ambiziosi, ma quali problemi all'orizzonte?
Zuckerberg ha spiegato molto bene quali sono i suoi piani per il Metaverso, ma i problemi di una società estremamente eterogenea potrebbero riflettersi e amplificarsi all'interno di un mondo virtuale interoperabile. A questo proposito ha parlato il CTO di Meta, Andrew Bosworth, che, in una circolare interna individuata dal Financial Times, avrebbe avvertito il team dei possibili problemi che potrebbero insorgere durante la creazione di questo complesso mondo virtuale.
Bosworth avrebbe richiesto un elevato livello di moderazione all'interno degli ambienti virtuali, tanto elevato da parlare di "livelli di sicurezza simili a quelli di Disney". Per quanto gli sforzi profusi da Meta possano portare in questa direzione, però, il Metaverso per com'è concepito potrebbe non consentire un controllo tanto stringente, a rischio di sfociare in una gigantesca e probabilmente anche grottesca contraddizione interna.
Quello che può fare Meta è garantire un livello di genuinità elevatissimo all'interno degli spazi creati dalla stessa, ma ciò che verrà creato da terze parti, come corso naturale degli eventi, potrebbe non garantire lo stesso livello di sicurezza.
A ogni modo, sempre Bosworth sembrerebbe essersi appellato al teorema dell'impossibilità di Masnick, che considera come assolutamente irraggiungibile la moderazione dei contenuti su larga scala. L'approccio desiderato da Bosworth potrebbe, per esempio, essere applicato all'interno del mondo di Horizon, attualmente in fase Beta, con regolamentazioni stringenti e possibilità di agire mediante ammonimenti e ban a seconda del grado di gravità o di reiterazione di determinati comportamenti molesti per la community.
Comunque vada, appare chiaro che la moderazione all'interno del mondo virtuale, perlomeno in quello creato da Facebook, sarà un elemento chiave per la coesistenza degli individui nel Metaverso e gli strumenti a disposizione dell'azienda per rendere questi ambienti sicuri e adatti a tutti sono notevoli.
Come lo stesso CTO di Meta ha poi scritto sul blog di Oculus, si tratta di un argomento centrale di conversazione all'interno dell'azienda e i problemi da affrontare saranno tanti. Nello specifico, "ci sono in ballo problemi di tipo tecnico ma anche sociale, ma li affronteremo quotidianamente".
FONTE: the verge
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