Le microplastiche possono diventare ancora più piccole?

Le microplastiche possono diventare ancora più piccole?
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Hanno colonizzato tutto il globo. Possono essere trovate dappertutto. Sono arrivate sulla cima più alta del mondo, nel punto più profondo della Terra e molto probabilmente un giorno raggiungeranno anche altri pianeti. Stiamo parlando degli esseri umani? No, ma di una loro creazione: le microplastiche.

Quando parliamo di microplastiche - che sono state trovate anche nella placenta umana - ci riferiamo a delle particelle di materiale plastico che sono più piccole di un millimetro. Queste minuscole particelle possono essere create sostanzialmente in due modi: come risultato diretto dell'utilizzo da parte degli esseri umani, come ad esempio l'apertura di una bottiglia che rilascia tantissime microplastiche, o come risultato di frammentazione di rifiuti plastici di più grandi. Ad esempio, una bottiglia di plastica in mare rilascerà con il tempo tantissime particelle.

Le microplastiche continuano sostanzialmente a rompersi col tempo, ma man mano che i pezzi diventeranno sempre più piccoli, il tasso di decomposizione rallenterà. É infatti la luce solare, l'attrito e perfino alcuni batteri che "decompongono" la plastica... fino a scomporla in pezzi davvero microscopici.

Mediante questi processi le microplastiche diventeranno nanoplastiche, che hanno diametri inferiori a un micrometro o un millesimo di millimetro, invisibili a occhio nudo e persino difficili da rilevare durante gli esami. Questo è il motivo per cui se ne parla così poco.