Microsoft è al lavoro su assistenti virtuali in grado di rispondere ai "perchè"

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Gli assistenti virtuali sono ormai tra le feature più comuni che troviamo su smartphone e tablet (ma anche su PC). Il loro livello di "umanità" non è eccellente ma i colossi tecnologici investono diverse risorse per migliorare sempre più il proprio software. Tra questi troviamo Microsoft, il cui capo dell'ufficio Ricerche ha rilasciato una lunga intervista a Bloomberg lasciando intendere che gran parte del budget a lui affidato verrà dedicato all'intelligenza artificiale e, più precisamente, agli assistenti virtuali che in futuro saranno in grado di rispondere anche a domande più complesse, le cosiddette "Why question".

Far sì che un assistente virtuale sia in grado di rispondere a domande "perchè" è molto difficile. Fino ad ora i vari Siri e Google Now si limitano a ricercare informazioni sul web, ma il gradino successivo ancora non è stato raggiunto. La compagnia di Redmond presenterà nel 2014 Cortana, l'assistente virtuale per Windows Phone. Difficile capire se sarà in grado di rispondere a domande più articolate e "umane". I chipset mobili infatti, non sono ancora in grado di gestire un carico di dati così pesante e complesso. La strada imboccata è comunque quella buona, nell'attesa che il progresso nel comparto hardware metta presto a disposizione ciò di cui hanno bisogno gli sviluppatori per i propri progetti software.