Microsoft concede le ferie illimitate ai suoi dipendenti USA: come funziona

Microsoft concede le ferie illimitate ai suoi dipendenti USA: come funziona
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Il concetto di "ferie illimitate" può risultare atipico in Italia. Eppure, all'estero diverse grandi aziende stanno da tempo adottando questa pratica: adesso persino Microsoft ha deciso di sfruttare il cosiddetto DTO.

Come riportato da The Verge, Kathleen Hogan, Chief People Officer di Microsoft ha recentemente inviato ai dipendenti statunitensi del colosso di Redmond un messaggio di posta elettronica in cui si fa riferimento a quello che viene indicato come "permesso discrezionale". Il tutto è legato, come ben potete immaginare, alle abitudini lavorative emerse negli ultimi anni.

Nella nota interna dell'azienda, si legge infatti che "come, quando e dove svolgiamo il lavoro è cambiato radicalmente. [...] Man mano che il tutto si trasforma, modernizzare la politica per le ferie mediante un modello più flessibile rappresenta un passo successivo naturale". La novità prenderà il via già dal 16 gennaio 2023, come appreso da The Verge, coinvolgendo chiaramente anche i nuovi arrivati in quel di Redmond.

In parole povere, i dipendenti statunitensi di Microsoft non dovranno più registrare formalmente le ferie, cosa che invece rimarrà per i lavoratori orari e per i dipendenti dell'azienda al di fuori degli Stati Uniti d'America. La società ha fatto riferimento a questioni legislative per indicare il motivo per cui risulterebbe quantomeno complesso espandere il tutto.

Ma come funziona il periodo di ferie illimitato? Si tratta di una "politica" già adottata da diverse grandi realtà estere, ad esempio Netflix. In parole povere, i giorni di ferie non vengono più conteggiati col "bilancino", ma va detto che quando si fa riferimento al "permesso discrezionale" si tratta di Discretionary Time Off, ovvero di un periodo che usualmente richiede un permesso da un manager o comunque che potrebbe non essere pagato al meglio (nel caso di Microsoft non sono ancora ben chiare le dinamiche, ma usualmente si intende un approccio di questo tipo).

Tuttavia, la possibilità delle ferie illimitate, unita alle 10 ferie aziendali proposte "di base" in questo caso da Microsoft ai dipendenti statunitensi (nonché al possibile ottenimento di un pagamento una tantum nel mese di aprile per coloro che non utilizzano il proprio saldo ferie), attira sicuramente l'attenzione e torna a mettere sotto luce una pratica già implementata da diverse aziende estere legate al mondo Tech.