Anche Microsoft a favore delle riparazioni fai-da-te: "riducono gli scarti del 92%"
Qualcosa sembra finalmente muoversi per il diritto alla riparabilità dei dispositivi elettronici: dopo che Apple ha dato il via alle riparazioni fai-da-te negli Stati Uniti, anche Microsoft sta muovendo i primi passi nella stessa direzione. Nello specifico, venerdì l'azienda ha pubblicato il primo report sulla riparabilità dei device Surface.
Il report è il primo frutto di una serie di studi indipendenti sulla sostenibilità ecologica dei device e dei sistemi di vendita di Microsoft, e punta molto sull'utilità delle riparazioni per l'abbattimento dell'impatto ambientale dei prodotti di Redmond.
Lo studio è stato realizzato dall'agenzia di consulenza Oakdene Hollins e spiega che le riparazioni "locali", cioè quelle realizzate presso rivenditori terzi sparsi sul territorio senza imporre l'invio del prodotto direttamente ai centri di riparazione nazionali e internazionali del produttore, permettono di ridurre gli scarti del 92% e le emissioni dell'89%. In tal senso, dunque, le riparazioni fai-da-te sarebbero una mossa sia ecologicamente sostenibile che economicamente vantaggiosa per le grandi aziende dell'elettronica di consumo.
Lo studio, in realtà, non parla specificamente di riparazioni "in casa", ma più dei costi ecologici delle riparazioni effettuate in-house dal produttore, propugnando l'utilità di una rete di servizi di riparazione su scala locale, magari tramite partnership tra Microsoft e dei riparatori terzi. In altre parole, il report sembra suggerire che le riparazioni fai-da-te saranno considerate da Microsoft come una via da percorrere in futuro, ma anche che la compagnia potrebbe infine scegliere un sistema diverso e meno permissivo nei confronti degli utenti.
Un portavoce del colosso di Redmond, tuttavia, ha spiegato a Tom's Hardware che "Microsoft ha da sempre un grande impegno in favore della sostenibilità ambientale. Mettiamo anche tutto il nostro impegno nella produzione di device di alta qualità, innovativi e sicuri, che sono amati dal pubblico. Abbiamo mosso i primi passi ormai da qualche anno verso il miglioramento delle riparazioni dei nostri dispositivi e vogliamo espandere la gamma di operazioni effettuabili dagli utenti sui propri device".
FONTE: Tom's Hardware
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