Microsoft lancia la bomba: hacker iraniani prendono di mira le elezioni USA

Microsoft lancia la bomba: hacker iraniani prendono di mira le elezioni USA
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Arriva così, in una serata di un venerdì qualunque di ottobre, la bomba da parte di Microsoft: secondo l'azienda di Redmond, gli hacker iraniani starebbero provando ad "intromettersi" nelle elezioni presidenziali statunitensi del 2020. In particolare, i malintenzionati starebbero prendendo di mira un determinato candidato.

Stando anche a quanto riportato dal New York Times e dal Washington Post, gli hacker avrebbero già tentato di violare gli indirizzi di posta elettronica di un candidato alla presidenza degli Stati Uniti d'America, di funzionari governativi e di giornalisti.

Stando all'azienda di Redmond, gli hacker iraniani avrebbero effettuato circa 2700 tentativi per cercare di identificare gli indirizzi di posta elettronica sensibili. In particolare, i malintenzionati avrebbero poi attaccato 241 account, ma a quanto pare sarebbero riusciti a violarne solamente 4. Stando alla società di Satya Nadella, gli indirizzi di posta elettronica compromessi non sarebbero quelli cercati dagli hacker, visto che non appartengono a soggetti vicini alle campagne elettorali.

L'attacco sarebbe avvenuto tra i mesi di agosto e settembre 2019, ma Microsoft ha preferito far uscire la notizia solamente adesso. L'azienda di Redmond ha fatto sapere di aver già contattato i proprietari degli account coinvolti e di averli aiutati a proteggere/recuperare il proprio account.

Al momento, non si conosce ancora l'identità del candidato alla presidenza coinvolto. Tuttavia, i colleghi d'oltreoceano hanno chiesto di commentare la vicenda ai team che si stanno occupando delle varie campagne elettorali e quindi probabilmente nei prossimi giorni ne sapremo di più. Per maggiori dettagli su quanto accaduto, vi rimando al blog ufficiale di Microsoft (in inglese).

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