Microsoft, prova di forza per Azure: mitigato attacco DDoS da 2,4 Tbps!

Microsoft, prova di forza per Azure: mitigato attacco DDoS da 2,4 Tbps!
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L’ultima volta in cui abbiamo parlato di Azure è stato per una falla che ha colpito migliaia di clienti della piattaforma di cloud computing firmata Microsoft. Un caso isolato che, se paragonato alle recenti imprese del servizio, conta ben poco: la società ha infatti dichiarato che Azure ha mitigato un attacco DDoS da ben 2,4 Tbps!

Innanzitutto, una piccola definizione: un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) consiste nell’”inondazione” del traffico dati in entrata del sistema bersaglio, interrompendo così le sue normali funzioni. Si tratta di un’offensiva particolarmente difficile da fermare, a meno che non ci si affidi a potenti sistemi di riconoscimento delle intrusioni, di prevenzione o al filtraggio dei dati in arrivo. Nel caso di Azure, però, l’esito è stato sorprendente.

Questo episodio è stato condiviso dall’azienda statunitense tramite il blog ufficiale dedicato al servizio cloud, dove sono stati spiegati molti dettagli tecnici interessanti. Innanzitutto, l’attacco sarebbe avvenuto a fine agosto 2021 ai danni di un cliente europeo di Azure, con circa 70.000 fonti responsabili diffuse principalmente nella regione asiatica: tra i paesi interessati troviamo in particolare Malesia, Taiwan, Vietnam, ma anche Giappone e Cina. Solo una minima parte delle fonti dell’attacco si troverebbe negli Stati Uniti.

Secondo quanto affermato dal Senior Program Manager Amir Dahan, l’offensiva sarebbe durata poco più di dieci minuti e avrebbe avuto due fasi principali e tre picchi: il primo, il più importante, a 2,4 Tbps, mentre il secondo a 0,55 Tbps e il terzo a 1,7 Tbps. Dahan stesso ha dichiarato quanto segue: “Attacchi di queste dimensioni dimostrano la capacità dei malintenzionati di provocare il caos inondando gli obiettivi con volumi di traffico giganteschi che cercano di soffocare la capacità della rete. Tuttavia, la piattaforma di protezione DDoS di Azure, basata su pipeline di rilevamento e mitigazione DDoS distribuite, può assorbire decine di terabit di attacchi DDoS”.

Il picco precedente mai rilevato su Azure era di 1 Tbps, ergo la recente offensiva era ben 140 volte superiore. Si tratta di una prova di forza notevole che ha consentito al cliente Azure interessato di non subire alcun effetto dell’offensiva. Il traffico, infatti, non ha nemmeno raggiunto la regione in cui egli operava.

A proposito di Microsoft, la società recentemente ha svelato prezzi e feature di Office 2021.