I migliori telescopi della Terra sono spenti, ma la caccia agli asteroidi continua

I migliori telescopi della Terra sono spenti, ma la caccia agli asteroidi continua
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A causa della pandemia di COVID-19 più di 100 dei più grandi telescopi di ricerca della Terra sono stati costretti a chiudere, secondo quanto riportato dalla rivista Astronomy. Nonostante le chiusure, i migliori strumenti di caccia agli asteroidi del pianeta rimangono in cerca di rocce spaziali potenzialmente pericolose.

Gli strumenti che stanno "proteggendo" il nostro pianeta sono i telescopi gemelli Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System (Pan-STARRS) alle Hawaii, nonché i tre telescopi Catalina Sky Survey (CSS) in Arizona. Anche NEOWISE, un telescopio spaziale della NASA riproposto per la caccia di oggetti vicini alla Terra, è ancora operativo.

"Siamo un servizio essenziale, finanziato dalla NASA, per aiutare a proteggere la Terra da impatti con gli asteroidi", afferma Ken Chambers, direttore degli osservatori Pan-STARRS alle Hawaii. "Continueremo quella missione finché potremo farlo senza mettere a rischio persone o attrezzature." Queste meraviglie moderne utilizzano viste grandangolari e le più grandi fotocamere digitali sulla Terra (1.400 megapixel) per mappare i cieli.

Rilevare le rocce spaziali potenzialmente pericolose è ovviamente il primo passo, ma il follow-up è anche un aspetto estremamente vitale della scoperta di oggetti pericolosi vicino alla Terra (che vengono chiamati NEO). "Ogni candidato deve essere trattato come se fosse un potenziale nemico, fino a quando le soluzioni di impatto possono essere escluse", afferma Eric Christensen, capo del Catalina Sky Survey.

Le possibilità che la Terra venga colpita da un grande asteroide sono molto ridotte. Perfino i piccoli asteroidi cosiddetti "city killer" (grandi circa 60 metri) probabilmente raggiungono la Terra all'incirca una volta ogni pochi secoli. L'ultimo evento noto si è verificato a Tunguska, in Siberia, nel 1908; una roccia spaziale larga circa 36 metri è entrata nell'atmosfera terrestre ad una velocità di 53.000 chilometri all'ora.

Tuttavia, la Terra verrà colpita di nuovo da un asteroide, è solo una questione di "quando". Per questo motivo gli astronomi pensano che sia importante mantenere un costante controllo, anche durante una pandemia. Fortunatamente, c'è solo una minima possibilità che l'umanità rischi una cosa del genere.. per adesso.