Missile ipersonico Kinzhal: cos'è l'arma utilizzata dalla Russia in Ucraina

Missile ipersonico Kinzhal: cos'è l'arma utilizzata dalla Russia in Ucraina
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Giorno dopo giorno sentiamo sempre di nuove armi e tecnologie utilizzate dalla Russia in Ucraina. Un esempio sono i droni kamikaze Kalashnikov adoperati da Mosca, o i razzi termobarici (chiamati anche "bombe a vuoto"). Recentemente, però, su tutti i titoli dei giornali è possibile trovare un nuovo termine: missile ipersonico Kinzhal. Vediamo cos'è.

Ad affermare l'utilizzo della nuova arma per la prima volta è stato proprio il Ministero della Difesa della Russia, che ha impiegato un missile ipersonico Kinzhal per distruggere un deposito sotterraneo in territorio ucraino. Solitamente il missile è lanciabile da un caccia o da un bombardiere Tu23: ha una velocità dieci volte superiore a quella del suono e può raggiungere un raggio d’azione di 2 mila chilometri.

A causa della sua velocità, l'arma - così com'è stato affermato - è difficile da intercettare e, inoltre, l'ordigno è dotato di sensori che gli assicurano una precisione chirurgica (oltre a una silenziosità senza precedenti). Il Khinzal è stato sviluppato nel primo decennio del 2000 ed entrato in servizio sperimentale nel 2018 nelle forze aerospaziali russe.

Un altro ordigno che è stato al centro dell'onda mediatica è stato "Zircon", un missile da crociera ipersonico di fabbricazione russa utilizzato dalla marina russa; capace di intercettare obiettivi marini e terrestri a una distanza non inferiore a mille chilometri, può raggiungere velocità di circa 11mila chilometri all'ora.

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