Una missione di 5 anni nell'Atlantico ha scoperto 12 nuove specie

Una missione di 5 anni nell'Atlantico ha scoperto 12 nuove specie
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Dopo cinque anni di studio nelle profondità dell'Atlantico, dei ricercatori hanno portato alla luce ben 12 nuove specie. Prima d'ora queste creature non sono mai state scoperte perché la loro posizione, il fondo del mare, è stata raramente esplorata. C'è, però, una brutta notizia: queste creature potrebbero già essere a rischio di estinzione.

"Possiamo ancora dire di avere mappe migliori della superficie della Luna e di Marte che del fondo marino", afferma il prof. George Wolff, un chimico oceanico dell'Università di Liverpool che è stato coinvolto nel progetto. In questo luogo, infatti, oltre alla scoperta delle 12 creature, gli esperti hanno trovato 35 specie in aree in cui erano precedentemente sconosciute.

Sono state trovate intere comunità formate da spugne o coralli oceanici che formano vere e proprie "città delle profondità". Poiché questa comunità "sostengono la vita, i pesci molto importanti utilizzano questi luoghi come terreno di riproduzione", continua il professor Murray Roberts dell'Università di Edimburgo.

Lo studio delle correnti oceaniche e delle deposizioni di fossili sul fondo del mare ha rivelato che le principali correnti nel Nord Atlantico stanno rallentando drasticamente in risposta ai cambiamenti climatici. L'oceano, secondo quanto afferma uno studio di qualche tempo fa, si sta infatti riscaldando al ritmo di 5 bombe atomiche al secondo.

Il riscaldamento climatico non fa bene all'oceano. La Grande Barriera Corallina australiana ha perso più della metà dei suoi coralli dal 1995.

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