Missione Dragonfly su Titano: cosa ci possiamo aspettare?

Missione Dragonfly su Titano: cosa ci possiamo aspettare?
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La NASA ha annunciato di recente che, grazie alla missione Dragonfly che partirà nel 2026, l'umanità esplorerà la luna più grande di Saturno: Titano. Gli studi hanno dimostrato che il satellite può essere in grado di ospitare forme di vita primitive.

Titano è la seconda luna più grande del sistema solare (con un diametro di 5.149 km è anche più grande del pianeta Mercurio di 4.880 km) e la sua atmosfera è costituita principalmente da azoto (96%), simile all'atmosfera terrestre (80% di azoto, il resto è ossigeno e meno dell'1% altri gas).

Il satellite è l'unico mondo nel nostro sistema solare (oltre la Terra) con un ciclo idrologico attualmente attivo, con pioggia, fiumi e laghi, alcuni dei quali più di 100 metri di profondità, ma non di acqua. Il prezioso liquido è congelato, a causa delle temperature di -179 ° C, e al suo posto ci sono gli idrocarburi liquidi, come il metano.

Per esistere, la vita (almeno quella che intendiamo noi) ha bisogno di tre ingredienti: acqua liquida, una fonte di carbonio e una fonte di energia. Sebbene ci sia abbondanza di carbonio attorno a Titano, le temperature fredde mantengono l'acqua nella sua forma solida e limitano anche l'energia disponibile.

Tuttavia, l'acqua liquida può esistere al di sotto della superficie ghiacciata inoltre, i pennacchi di acqua che scoppiano da Encelado piovono sull'atmosfera superiore di Titano, fornendo una fonte di ossigeno.

Esistono molte forme di microrganismi che possono vivere in condizioni estreme sulla Terra (gli estremofili), ma anche queste forme di vita non riescono a sopravvivere a temperature inferiori ai -20 ° C. Quindi la vita, per esistere su Titano, dovrebbe essere differente da come l'immaginiamo.

Non ci resta che attendere fino al 2034, quando Dragonfly atterrerà sul satellite.