La missione che vuol esplorare il misterioso Titano è stata rinviata al 2027

La missione che vuol esplorare il misterioso Titano è stata rinviata al 2027
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La NASA ha organizzato una missione per esplorare Titano, la luna di Saturno. Il nome della missione è Dragonfly e prevede l'invio di un veicolo spaziale di tipo drone con l'obiettivo di studiare il mondo che in superficie ha laghi e fiumi interamente composti di idrocarburi liquidi. Nonostante le premesse, però, è stata rinviata di un anno.

Il lancio di Dragonfly era originariamente programmato per il 2026 e la NASA ha richiesto al team che lavora al progetto di passare alla data di lancio alternativa impostata nel 2027; non saranno necessarie modifiche all'architettura della missione per accogliere la nuova data di lancio, secondo quanto specificato dall'agenzia spaziale americana.

Per quale motivo la missione è stata rinviata? Molto probabilmente a causa di fattori esterni al team del progetto Dragonfly. La NASA cita specificamente l'impatto del coronavirus sul budget della Divisione della Scienza Planetaria.

Uno degli obiettivi della missione è quella di migliorare la nostra comprensione del ricco mondo di Titano e, sopratutto dopo la scoperta nei cieli di Venere, contribuire a rispondere alle domande chiave di astrobiologia nella ricerca per comprendere i processi che hanno supportato lo sviluppo della vita sulla Terra. La missione Dragonfly, inoltre, segnarà la prima volta che la NASA piloterà un veicolo multi-rotore su un altro pianeta.

Poiché la luna di Saturno ha un'atmosfera estremamente densa, quattro volte di più di quella terrestre, volare è possibile. Dragonfly diventerà, inoltre, anche il primo veicolo a far volare il suo intero carico scientifico in più posizioni per un accesso mirato ai minerali sulla superficie di Titano. Il volo consentirà alla missione di esaminare dozzine di luoghi in tutto il satellite.