Le missioni della Cina su Marte stanno iniziando a stupire gli scienziati, ecco perché

Le missioni della Cina su Marte stanno iniziando a stupire gli scienziati, ecco perché
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Su Marte non sono arrivati solo gli Stati Uniti, ma anche la Cina. Nel luglio 2020, infatti, è stata lanciata dalla Terra la missione Tianwen 1, con l'obiettivo da parte del programma spaziale di Pechino di posizionare un orbiter intorno al Pianeta Rosso e far atterrare un rover per l'esplorazione delle lande marziane.

I nuovi dati e, soprattutto, i risultati emersi dalle missioni hanno suscitato molto interesse, così tanto che i ricercatori gli hanno dedicato una sessione speciale alla Conferenza sulle scienze lunari e planetarie (LPSC) di quest'anno, tenutasi in Texas agli inizi del mese di marzo. Non solo per quanto riguarda Marte, ma anche per le scoperte condotte sulla Luna.

Sono stati raccolti, infatti, 1,73 chilogrammi di regolite lunare e rocce da Chang'e 5; questi campioni sono stati resi disponibili per essere analizzati e studiati da istituti scientifici e università di tutto il mondo e stanno già emergendo nuove intuizioni. Scienziati europei, cinesi e americani hanno analizzato la datazione dei campioni relativamente giovani di Chang'e 5.

Così come affermato prima, anche la prima missione interplanetaria cinese Tianwen 1 sta entusiasmando la comunità scientifica. Secondo le ultime intuizioni del team dietro il rover Zhurong, a differenza della superficie fredda e ossidata di Marte, il sottosuolo del Pianeta Rosso potrebbe fornire l'energia e il liquido per la vita passata (e addirittura potrebbe essere presente anche oggi).

Insomma, la collaborazione internazionale è sempre gradita, soprattutto quando c'è di mezzo lo spazio!