Misteriose morti di delfini al largo della Toscana

Misteriose morti di delfini al largo della Toscana
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L'agenzia di protezione ambientale, venerdì, ha riferito che, dall'inizio dell'anno, trentadue delfini e due balene sono stati trovati morti al largo delle coste toscane. Le autopsie hanno mostrato che molti di questi esemplari avevano smesso di nutrirsi, suggerendo la possibilità che siano stati colpiti da un virus, possibilmente morbillo.

Il portavoce dell'agenzia Marco Talluri, all'AFPn, ha detto che in soli quattro giorni, alla fine di luglio, sono stati trovati i corpi di sei delfini (ultimamente osservati mentre si prendevano cura di un orfano di un'altra specie).

"Abbiamo analizzato gli stomaci di otto esemplari e scoperto che erano mezzi vuoti, come se gli animali non avessero mangiato per due o tre giorni", ha detto la biologa italiana Cecilia Mancusi, esperta dell'agenzia ambientale ARPAT. "ciò potrebbe indicare che i delfini stavano male da tempo e dunque che potrebbero essere stati attaccati da un virus, come quello del morbillo che nel 2013 provocò in tutta Italia la morte di centinaia di stenelle", come riportato dal Corriere della Sera.

I cetacei morti includevano tursiopi, stenella e un capodoglio.

Gianna Fabi, ricercatrice presso l'Istituto per le risorse biologiche e la biotecnologia marina, che ha studiato per tre settimane un fenomeno simile a giugno, con 14 delfini morti nell'Adriatico, ha affermato che è improbabile che la causa sia la plastica o l'inquinamento. "In entrambi i casi, sarebbero state trovate tracce nel corpo", ha detto all'agenzia di stampa AGI.

Uno studio, svolto a partire dal 2008 e conclusosi nel 2018 ha rilevato che in media circa 18 mammiferi marini vengono trovati morti, ogni anno, al largo della Toscana.

L'area fa parte del Santuario Pelagos per la protezione dei mammiferi marini, creato da Francia, Italia e Monaco nel 1999, e copre un'area di 87.500 chilometri quadrati.

Misteriose morti di delfini al largo della Toscana